Chissà se Bassanini, a suo tempo, abbia previsto o solo immaginato a cosa si sarebbero ridotti i Consigli comunali, soprattutto nei piccoli Comuni, grazie alla sua riforma per garantire, almeno nelle intenzioni, una migliore governabilità.
Chissà, ancora, se lo stesso Bassanini abbia responsabilmente valutato i possibili effetti sul rispetto, da parte delle maggioranze consigliari, delle più elementari esigenze e peculiarità della democrazia e delle rappresentatività : ascoltare, confrontarsi, recepire tutte le istanze rappresentate, ravvedersi ove utile, costruire insieme e deliberare per il bene delle comunità.
Troppo spesso, nulla di tutto questo. I Consigli comunali sono diventati, salvo doverose ipotetiche eccezioni, stucchevoli e ripetitive comparsate nelle quali le maggioranze consigliari svolgono il triste gioco di mettere a votazione gli affari trattati sulla base di testi deliberativi preordinati e mai modificati alla luce dei dibattiti in corso di seduta, dei quali, spesso, non rimane neanche traccia storica in quanto non registrati.
Pleonastico aggiungere che gli esiti delle votazioni, del tutto formali, siano graniticamente scontati, anche a fronte della spesso acritica e muta partecipazione degli stessi Consiglieri di maggioranza.
In questo scenario, il rispetto del ruolo delle minoranze e della loro utilità alla luce della oggettiva rappresentatività di larghe fette di popolazione, viene conseguentemente ed esclusivamente affidato alla sensibilità democratica ed al buon senso dei Sindaci, che, a loro volta, non dimostrano di volersene avvalere.
Tutto questo, sempre molto spesso per carità, avviene persino quando vengono messi in gioco gli assetti socioeconomici e paesaggistici di lungo periodo, che richiederebbero, in via preventiva, un approfondito e prolungato confronto sostanziale non solo con le minoranze consigliari ma anche con gli stessi cittadini.
Nulla di tutto questo. Anzi, nel caso dell’ultimo Consiglio comunale di Marciana Marina, sono stati assommati affari di tale importanza (porto turistico, assetto del lungomare, Bilancio e programmazione triennale, tasse e tributi) da richiedere, singolarmente, separate discussioni e valutazioni , e non certo la sola finalizzazione alla scontata approvazione a maggioranza a fronte di una irresponsabile ammucchiata da “hard discount” della democrazia.
Appunto a Marciana Marina, l’evento ha raggiunto, lo scorso 18 agosto, dimensioni tali da obbligare la minoranza, i componenti della Lista civica Insieme, al gravissimo e sofferto gesto di ritirarsi dal Consiglio in corso, al fine di denunciare la già descritta ghettizzazione della stessa minoranza e di non rendersi complice, od anche solo attrice passiva, della ennesima comparsata.
A motivazione del ritiro è stata depositata una circostanziata dichiarazione a verbale (allegata di seguito), della quale, purtroppo, per un mero cavillo formale (per quanto fondato, per carità), il Segretario di turno non ha concesso la lettura a beneficio del pubblico presente: a mio personale avviso, anche questo rappresenta un sostanziale schiaffo alla democrazia. Anche questo, come se non bastasse il resto.
Paolo Di Pirro
COMUNE DI MARCIANA MARINA
CONSIGLIO COMUNALE del giorno 18.08.2014
Dichiarazione da registrare a verbale di seduta
I Consiglieri dichiaranti, Paolo Di Pirro e Francesco A. Gentili,
Considerato, in generale
Che all’o.d.g. degli affari da trattare nella seduta dell’odierna seduta di Consiglio Comunale figurano argomenti riferentesi a progetti di assoluta importanza per il paese, tali da poterne modificare gli assetti socioeconomici, paesaggistici ed ambientali;
Che la natura e la dimensione stessa degli stessi progetti (in sintesi : PRP, RU, Lungomare, Programmazione triennale 2014-2016) avrebbe dovuto responsabilmente suggerire alla Giunta separata presentazione in Consiglio, avendo avuto cura di assicurare non solo alla minoranza consiliare tempi adeguati (e non le poche ore a cavallo di ferragosto e della chiusura degli uffici) per l’esame delle ponderose documentazioni tecniche, ma anche alla cittadinanza adeguate forme preventive di partecipazione e condivisione delle novità (con particolare riferimento ai già citati progetti);
Che anche altri temi (IMU, TARI, TASI) avranno immediato e diretto riscontro sulle economie familiari marinesi e, quindi, hanno la necessità di costruttivi e responsabili confronti con la minoranza, nel rispetto dei più elementari principi di rappresentanza;
Che, a fronte di quanto sopra ed in particolare di tematiche strategiche, si continua ad assistere a sedute consiliari tristemente ed acriticamente ridotte alla votazione, con esiti graniticamente scontati, di testi deliberativi preordinati, non certo frutto della democratica dialettica consiliare;
Che a fronte della pletora di affari da trattare, il Sindaco perpetua l’abitudine di ignorare, tanto risultano i tempi trascorsi dalla nostra presentazione, interpellanze e mozioni, ben imitato da alcuni uffici comunali per quanto riguarda gli accessi ad atti;
Che quanto sopra esposto rappresenta una antidemocratica e quasi privatistica interpretazione della politica, delle istituzioni e dei suoi organismi, delle funzioni di rappresentanza, e delle volontà di contribuire costruttivamente al benessere dei cittadini ed al migliore utilizzo delle risorse pubbliche (cioè: appartenenti a tutti);
Tutto ciò considerato
I sottoscritti Consiglieri dichiaranti non intendono ridurre il proprio ruolo di rappresentanza di cittadini ad una mera partecipazione di copertura di decisioni già assunte dalla sola Giunta : di conseguenza intendono formalizzare la propria convinta protesta con il ritiro dal Consiglio odierno, con la segreta speranza, che ciò possa spingere la Giunta ad una analisi dei propri comportamenti e, considerati i reali problemi che il nostro paese (od almeno una larga parte di esso) deve affrontare, alla decisione di adottare un rapporto democratico, costruttivo e vantaggioso per l’intera comunità.
Gli stessi Consiglieri, naturalmente, continueranno la propria convinta azione di rappresentanza dei cittadini, riservandosi, per il generale interesse, tutte le azioni ammesse, nel rispetto delle leggi in vigore, dirette ed in rapporto con tutte le altre Istituzioni territoriali.
Naturalmente ci riserviamo il rientro nell’odierno Consiglio allorché venga trattato quanto previsto, nell’o.d.g., ai punti 10 (Regolamento per la concessione di contributi, ndr) e 11 (Bilancio 2014 e Programmazione previsionale 2014-2016, ndr).
Per LISTA CIVICA INSIEME
Paolo Di Pirro - Francesco Andrea Gentili