Nel preannunciare risposta formale all’interpellanza presentata dai Consiglieri di minoranza, vogliamo evidenziare che la situazione segnalata si porta avanti ormai dal 2003. I fondi provenienti dall’Agenzia del Demanio, infatti, non sono sufficienti per garantire adeguata manutenzione alle ingenti opere idrauliche messe a punto a seguito di finanziamento ministeriale. Del tutto inadeguati se si aggiunge che le stesse risorse sono destinate ad interventi di custodia e manutenzione ben più ampi rispetto alle sole opere idrauliche.
Questa Amministrazione intende, quindi, procedere, come avvenuto in passato, concentrando la pulizia di fossi e vasche nel periodo autunnale, prima delle piogge, in modo da poter limitare ad un solo intervento annuo ottimizzando le risorse. Assegnando la priorità ai canali sovrastanti il centro abitato per ovvi motivi di sicurezza. Le risorse sono poche, quindi, e tra l’altro non è detto che alla scadenza del contratto con l’Agenzia del Demanio (2015) saranno riconfermate. La questione non è quindi la ridistribuzione delle risorse tra vigilanza e manutenzione, ma la conferma dello stanziamento. Conferma che, a seguito di colloqui con i responsabili del Demanio, non sembra affatto semplice. Con quali risorse si potrà quindi intervenire a partire dal prossimo anno? Dovremo farle uscire, almeno in parte, dalle casse comunali.
Solo a titolo di precisazione e certamente senza spirito polemico ci permettiamo di chiedere ai due colleghi Consiglieri: per quale motivo non hanno pensato a proporre all’Agenzia del Demanio una diversa distribuzione delle risorse prima che l’Amministrazione di cui facevano parte sottoscrivesse i contratti?
L’attuale Amministrazione, infatti, quei contratti li ha trovati già sottoscritti. Stesso discorso vale per gli affidamenti alla partecipata, Parco Minerario, poiché nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale non si è fatto altro che rinnovare contratti in essere fin dal 2003. Confermando, peraltro, l’ulteriore taglio di 15 mila euro effettuato con il rinnovo da parte del Commissario Prefettizio. Il voto contrario è certamente una scelta legittima ma, permetteteci, in contraddizione con le scelte fatte in precedenza, quando a partire dal 2003, gli stessi servizi venivano affidati alla stessa Società. Citiamo soltanto gli ultimi rinnovi avvenuti con delibera di giunta n. 109 del 2009 e n. 63 del 2010. Alle quali seguirono ulteriori integrazioni con delibere della primavera 2011.
I Consiglieri di maggioranza