Grande partecipazione lunedi sera al Palacongressi di Marciana Marina per l'assemblea pubblica cittadina sul futuro del porto organizzata dal Comitato Cittadini Attivi.
La serata introdotta e moderata da Luca Centini (de Il Tirreno), ottimo mitigatore in grado di contenere anche i più caldi animi marinesi, è stato un momento di confronto importante tra i cittadini desiderosi di risposte e il sindaco Ciumei, che più volte è intervenuto per dare la sua visione del porto, insieme a parte della squadra che ha partecipato alla stesura del progetto.
L'intento di questa assemblea era quello di creare uno spazio aperto di dibattito tra l'Amministrazione e i cittadini spiegando le motivazioni delle scelte fatte e lasciare poi spazio ai residenti per poter presentare osservazioni riguardo alla ridefinizione fisica e tecnica del water front marinese (c'è tempo fino al 24 novembre).
La discussione si è tenuta tendenzialmente su due argomenti: l'impatto visivo e ambientale del nuovo progetto-porto che andrà a ridefinire la visione di Marciana Marina, dall'altro una forte necessità di evoluzione per la messa in sicurezza della zona portuale in vista di porto turistico, attrezzato e dotato di servizi che faccia fare il salto di qualità al turismo del paese.
Tra la varie ipotesi progettuali proposte si è ragionato su quella che è stata valutata come ipotesi ottimale e che se sarà realizzata punta ad una divisione fattiva tra la zona portuale e la zona balneare del golfo marinese, come spiega l'Ing. Pittori.
L’intervento principale, che ha lo scopo di riparare il porto dalle onde vive prodotte dai venti provenienti da Est, sarebbe la realizzazione di un pontile frangiflutto di sopravento che, partendo dalla testata del molo, si stenderebbe a Sud verso il “molo del pesce” con un braccio di circa 80mt x4mt. Tale pontile avrebbe una scogliera con funzione frangi-onde e sarebbe costruito su pali isolati, che non impedirebbero il passaggio delle correnti marine e la crescita della Posidonia.
Altro intervento importante è il previsto pontile frangiflutto di sottovento nella zona Sud del porto, posto perpendicolarmente al viale Margherita, che avrà lo scopo di limitare l’insabbiamento dell’area interna al porto e favorire il ripascimento della spiaggia. Tale pontile avrà anche la funzione di delimitare l’area portuale, consentendo di eliminare il divieto di balneazione nello specchio acqueo che si trova di fronte dalla spiaggia.
I servizi di alaggio e varo delle imbarcazioni sarà posta in adiacenza allo scivolo attuale, sotto alla Torre con l'ausilio di alcune ruspe "a scomparsa".
Il nuovo impianto di rifornimento di carburanti per la navigazione sarà posto all’entrata del porto ma con i serbatoi interrati a riva secondo la normativa, consentirà il rifornimento anche a imbarcazioni a vela di elevato pescaggio.
La quarta ipotesi (valutata dagli esperti come ottimale) comporta il sacrificio di un tratto di spiaggia lungo 70 metri, ma permette un aumento di circa 80 posti barca e produce probabilmente minor impatto sui banchi di Posidonia.
Questi gli interventi più invasivi che il progetto prevede, e a partire da questi che si sono palesate domande e perplessità nei cittadini, oltre al forte impatto visivo di un'opera da milioni di euro ci si domanda quanto poi sarà il reale beneficio economico e turistico di uno stravolgimento di questo livello.
Tra i dubbi presentati dal Comitato ci si chiede quale potranno essere le conseguenze di questo intervento che proteggendo maggiormente il porto lascia però la parte del Cotone e di Piazza della Vittoria completamente in balia della forza del mare.
Oltre alle modifiche strutturali e paesaggistiche il discorso entra nel vivo quando viene sollevata la questione di un gestore unico per la zona portuale, punto saliente per tutti coloro che lavorano nel porto con concessioni private.
Il Sindaco Ciumei ricorda l'obbligo del gestore unico tra le norme cogenti del porto turistico per evitare la "selva" di tariffe, servizi e disservizi, controbattuto però, dalla minoranza che sostiene che non sia una caratteristica vincolante.
Continua Ciumei assicurando che si troveranno le condizioni ottimali per tutelare tutti i lavoratori, questo però l'argomento che ha lasciato maggiori dubbi nei cittadini-lavoratori del porto che vedono messo a repentaglio il proprio posto di lavoro.
Un incontro che ha sortito i suoi frutti e si auspica che momenti di confronto e partecipazione cittadina diventino sempre più una buona abitudine.