E’ divertente leggere le boutade mattutine dell’ex sindaco, ex segretario ed ex di tante altre cose, Giovanni Fratini. In Toscana, avvezzi ad essere scanzonati, si adopera spesso l’espressione “prima di parlare attacca il cervello”.
In realtà siamo convinti che anche questo consiglio non troverebbe molta sostanza se non la scarna conoscenza di regole scritte con i piedi e di situazioni al limite del paradossale.
Probabilmente l’ex Fratini è rimasto affezionato al testo unico del 1915 e al regolamento del 1911 e tra un bicchiere e l’altro di vino da bersi in allegria con gli amici, e un bel panino con la mortadella, nelle scampagnate primaverili, potrebbe cogliere l’occasione per aggiornarsi sui menu turistici dell’Elba, anche perché, volendo agire da suggeritore rischia non solo castronerie giuridiche ma soprattutto di mandare allo sbaraglio i soldatini che, in trafila, gli obbediscono o lanciano sguardi persi nel nulla, durante le sedute del Consiglio Comunale.
Superato forse dagli eventi, nella professionalità e nella conoscenza, arranca, come tutta la parte che difende, su inutili polemiche che nulla hanno a che vedere con il bene dei cittadini e l’interesse pubblico. Leggerlo è spassoso come una pubblicazione del Corriere dei Piccoli del 1960 o come un’apparizione televisiva di Paolini.
Non vogliamo sottrargli le sue errate convinzioni e le bestialità giuridiche sostenute, perché parlano da sole le norme del regolamento e le disposizioni legislative in vigore.
Lo salutiamo curiosamente per l’apporto culturale che sente di poter ancora dare e lo incoraggiamo a continuare anche se la corsa è finita da un pezzo e al traguardo manca solo lui.
Tuttavia comprendiamo l’età e la fatica di una piccola corsa che non lo ha neanchè mai visto protagonista.
Sarebbe interessante se organizzasse una raccolta di atti come suggeritore esterno al Consiglio Comunale e ne curasse la pubblicazione con l’esatta indicazione dell’autore.
Il Sindaco
Arch. Mario Ferrari