Una storia davvero incredibile: Viviamo Portoferraio presenta ai cittadini un programma di riordino sanitario, programma reso indispensabile dalla scellerata accondiscendenza nei confronti della politica sanitaria regionale di chi ci ha preceduto nell’amministrazione di questo territorio, il Partito democratico tanto per non essere fraintesi, ed i capogruppo Pellegrini e Del Torto escono pochi minuti dopo con un altro documento nel quale definiscono il nostro progetto “fuorviante rispetto alla realtà” e criticano contenuti e metodi.
Ciò ci costringe, nostro malgrado, a rispondere onde chiarire, non ai due capogruppo che sanno bene quale sia la realtà, ma ai cittadini che leggono affinché si rendano conto quale tipo di informazione viene loro presentata.
Cominciamo con la prima considerazione: “noi, come tutti, siamo assolutamente contrari ad una declassificazione del nostro ospedale …”
Notiamo con piacere che la capogruppo Pellegrini ha cambiato idea perché ci risulta, almeno che il delegato alla sanità dr. Rossi e l’assessore Del Mastro non abbiano sentito bene, che quando hanno cercato di coinvolgerla nella progettazione del documento, e le hanno mostrato il capitolo del PSSIR dedicato all’Elba nel quale si legge che: i principali bisogni assistenziale sono legati all’invecchiamento della popolazione residente a cui si deve dare risposta con la medicina d’iniziativa che garantisce una migliore gestione delle patologie croniche…… classificando l’ospedale di Portoferraio come ospedale di prossimità. I servizi erogati dovranno altresì rispettare l’accordo già sottoscritto tra Regione Toscana e Conferenza dei sindaci dell’Isola d’Elba in materia di sanità del 12/11/2012”, lei abbia esclamato “A me questo documento piace, si mi piace perché finalmente si parla di territorio”. Ci paiono ovvie ora due considerazioni: se le si viene a proporre la partecipazione alla stesura di un documento contro ciò che a lei piace, ci pare che sia ovvia una autoesclusione dalla partecipazione; la seconda è che finalmente questo documento non le piace più e non le piacciono più quegli accordi striminziti e vuoti del 2012 che hanno penalizzato la sanità elbana in questi anni, accordi presi dalla conferenza dei sindaci, ma della quale era presidente l’accondiscendente sindaco PD di Portoferraio, Roberto Peria. A onor del vero non è oggi difficile prendere le distanze da questo documento inviso non solo a noi di Viviamo Portoferraio, ma anche ai CER, alla sinistra più estrema ed al centro destra che tanto si sono impegnati a livello regionale con inutili emendamenti, un documento che non è stato votato neppure da alcuni componenti del suo partito, che pure lo avevano difeso ufficialmente con articoli sui media, Tortolini tanto per non fare i nomi, il quale, al momento della votazione ha lasciato l’aula e non ha partecipato al voto (ci auguriamo per necessità fisiologiche più che per quello che in realtà appare: un disaccordo politico). Questa lamentata partecipazione alla stesura del documento ci permette di introdurre la seconda considerazione quella nella quale dichiarate che “il Gruppo di maggioranza ha elaborato in assoluta solitudine, senza coinvolgere i gruppi di minoranza né la Conferenza dei Sindaci Elbani, né la A.S.L. né i Comitati sanità”.
Ben difficilmente abbiamo trovato in un documento una frase che racchiudesse sì tante disinformazioni e che suggerisce alla popolazione che legge un messaggio tanto lontano dalla realta! Ed occorre quindi essere molto dettagliati: i rappresentanti dei comitati sanità, nelle persone di Francesco Semeraro, Luciano Campitelli, Mario Balatresi quale delegato della Dr.ssa Chiappa Maria Luisa, assente per motivi personali, sono stati convocati una prima volta nel mese di ottobre e nell’occasione erano presenti anche i rappresentanti dell’A.S.L. nelle figure di Gianni Donigaglia responsabile di Zona e Bruno Graziano quale responsabile di Stabilimento. Ai convenuti fu illustrato il progetto e per dovere di cronaca si informa che i due rappresentanti della AS.L. ci invitarono ad insistere sui concetti esposti perché a loro parere avrebbero portato ad un deciso miglioramento della sanità elbana e confermarono la disponibilità dell’azienda stessa a prenderlo in seria considerazione; il dr. Balatresi fu ancora più lapidario: “a me questo documento va bene”; Francesco Semeraro e Luciano Campitelli espressero perplessità per la mancanza di alcuni aspetti a loro dire importanti e ci chiesero di rivalutarli ed eventualmente inserirli. Modificato il documento sulle richieste dei rappresentanti dei comitati sanità questi sono stati convocati una seconda volta; anche in questa occasione la dr.ssa Chiappa era assente per motivi personali e si è provveduto quindi ad inviarle per intero il documento, valutarlo ed esprimere un giudizio per eventuali ulteriori modifiche. La risposta della dr.ssa Chiappa, ricevuta dal dr. Rossi il 19 novembre alle 0.45, fu “Complimenti per il documento” e proseguì “L'isola d'Elba deve avere quella autonomia che consente di poter affrontare l'emergenza-urgenza anche nel caso in cui non ci sia la possibilità di contatto con il continente causa avversità meteo. Nell'ambito della Rete potrà realizzarsi un'intercambiabilità tra i professionisti dei 3 centri”. (se qualcuno desidera visionare personalmente la mail della dr.ssa Chiappa questa è a disposizione). Se poi questi apprezzamenti espressi e questi progetti concordati dai rappresentati dei CER non sono condivisi da chi essi rappresentano, ovvero dai loro affiliati, e vengono contraddetti da comunicati stampa o peggio ancora da naviganti notturni su face book, allora pensiamo che ci sia bisogno di un chiarimento al loro interno, per cui questa amministrazione unanimemente ha valutato l’opportunità di attendere una definizione in merito prima di una successiva convocazione.
A QUESTO PUNTO CI SORGE PERO’ SPONTANEA UNA DOMANDA: CIO’ CHE ABBIAMO APPENA SCRITTO ERA PERFETTAMENTE NOTO SIA ALLA DR.DSSA DEL TORTO CHE ALLA DR.SSA PELLEGRINI PERCHE’ RELAZIONATO IN CONFERENZA SANITA’ E TUTTO VERBALIZZATO; PERCHE’ ALLORA SCRIVERE QUESTE INESATTEZZE E LANCIARE AI CITTADINI MESSAGGI NON VERITIERI?
Per quanto riguarda la partecipazione delle minoranze alla stesura di questo documento sarà bene rammentare a tutti i cittadini che il Partito Democratico ha avuto 10 anni di tempo per presentarne uno e non lo ha fatto e si è limitato agli accordi del 2012 che sono una scatola vuota di contenuti sostanziali, un documento che tutti gli addetti ai lavori hanno definito “striminzito” e chi lo ha firmato lo ha definito “meglio del nulla che ci avevano proposto”, un accordo che non apporta nessuna garanzia per la vita dei cittadini e, com’era prevedibile, si è concretizzato in un continuo trasferimento via aerea, tempo permettendo; un documento che, come voi dite nel vostro comunicato stampa non determina “una tutela adeguata e dignitosa del nostro diritto alla salute allo stato attuale ancora compromesso….” E’ verissimo, ma se questi diritti non sono stati tutelati in maniera adeguata e dignitosa e se sono compromessi ve ne dovete assumere tutta la responsabilità politica ed accettare il fatto che proprio la mala gestione della politica sanitaria, e non solo, ha condotto il Partito Democratico alla sconfitta elettorale. Sia chiaro ora una volta per tutte: l’unico momento di incontro nel quale scambiare riflessioni e proporre suggerimenti e modifiche è quello delle Conferenze, qualunque sia l’argomento in oggetto, cosa regolarmente accaduta, e non ve ne possono essere altri perché i documenti li prepara la maggioranza, cioè chi ha vinto le elezioni, e voi le elezioni avete perdute.
L’ultimo punto che dobbiamo analizzare del comunicato pubblicato dalle minoranze è quello nel quale criticate il concetto di equipe itinerante che lavora sul continente e al bisogno si sposta sull’isola: A tal proposito ci siamo domandati se trattasi di pura demagogia con la quale si cerca di acquisire simpatie popolari in caduta libera, o vera e propria non conoscenza di precisi atti legislativi, e dopo una riunione di giunta! abbiamo deciso che evidentemente trattasi di entrambe le cose. E’ infatti evidente che le due firmatarie di questo comunicato non conoscono né l’Accordo Stato Regioni, né il Piano Sanitario Regionale, né il piano A.S.L. per l’organizzazione delle aree vaste, perché se lo conoscessero saprebbero che ospedali di base, e tantomeno il nostro attualmente classificato di prossimità, possono avere organici propri per le specialistiche di secondo livello tipo otorino, oculistica e urologia; questi servizi devono essere organizzati in rete, servizi che attualmente, grazie all’attenzione prestata alla sanità elbana dalla precedente amministrazione, non sono presenti sul nostro territorio in quella che è la loro più importante espressione: la sala operatoria; tutto questo perché previsto dalla legge e scritto in quei libri sbandierati in alto ed il rispetto dei quali è osannato a gran voce.
Amministrare una città non è facile, specialmente quando si eredita una città mal gestita per 10 lunghissimi anni, ma anche fare una opposizione non è sicuramente facile soprattutto quando si interpreta questo ruolo come una campagna elettorale permanentemente aperta e finalizzata solo al recupero di consenso popolare.
ViviAmo Portoferraio