Qualcuno giustamente si domanderà il perché dell’alleanza annunciata dal Comune di Rio nell’Elba nella gestione associata d’importanti servizi comunali col Comune di Capoliveri.
Domanda avvalorata dal fatto che altri servizi sono invece svolti in associazione col Comune di Rio Marina e di Porto Azzurro.
Allora, dove sta la questione, qual è il motivo di questa correzione di rotta verso un comune sicuramente meno affine per territorio ed integrazione socio economica?
Fin dalla passata amministrazione, i due comuni riesi avevano infatti iniziato un percorso di avvicinamento, non solo dovuto all’associazione di funzioni, che doveva precludere passo dopo passo verso una più incisiva integrazione, necessaria per ragioni di economie, ma anche per le affinità elettive che li avevano condotti a fare fronte unico su alcune importanti questioni.
Da tempo era stato infatti aperto un tavolo di confronto per associare altre funzioni che, se anche non in linea col dettato della legge che prevede un terzo partner, avrebbe portato le due amministrazioni ad un confronto più equilibrato con esso.
Si deve infatti sapere che questa norma, di cui lascio giudicare ai lettori la razionalità, impone la gestione associata delle funzioni ai comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti, ma se due comuni associandosi non raggiungono la dimensione minima di 5000 abitanti fissata dalla legge regionale, occorre allora un terzo ente che garantisca il raggiungimento di tale limite, come abbiamo dovuto fare associandosi a Porto Azzurro, imponendo quindi una sorta d’ingiusta subordinazione dell’associato all’associante.
Mentre negoziavamo per unire le funzioni più semplici, nell’imminenza della scadenza dei termini previsti gli amministratori di Rio Elba hanno creduto bene di aprire un altro tavolo col Comune di Capoliveri senza associarci nella trattativa, ma al contrario abbandonando il lavoro fatto.
Il risultato è che quel processo di progressivo avvicinamento fra le due realtà amministrative si allontana e il progetto di aggregazione ipotizzato diventa irrealizzabile, a mio avviso con danno delle rispettive Comunità, in quanto dovranno essere ripensate anche le gestioni già avviate, apparendo anomala un’associazione a geometria variabile.
La decisione di Rio Elba ci provoca indubbiamente difficoltà che sarebbero state evitate se avessimo agito, come era naturale, di comune accordo, dovendo ora ricercare un’associazione in una posizione di maggiore debolezza, ma questo succede sempre quando si subisce una defezione, alla quale sapremo comunque rimediare.
Dispiace che due Comunità così vicine e contigue, che già collaboravano in altri servizi, non riescano a completare le funzioni comuni per i propri cittadini, ma questo non è dipeso dall’amministrazione che rappresento.
RENZO GALLI
Sindaco di Rio Marina