Leggo sulle cronache dei quotidiani locali che l'Ente Parco deve individuare un sito dove costruire il MUSEO DEL MARE, che prevederà un centro di promozione, merchandising e informazione, con centro congressi e di formazione ed in più interventi di riqualificazione ambientale. Credo che in questo ambito si giochi una partita ben più grossa di quella che sembra, poichè in gioco non c'è soltanto la creazione di una struttura utile al territorio, in termini di servizi di interesse pubblico, ma la credibilità di buona parte delle amministrazioni locali. Infatti, se verranno adottati i consueti metodi per i quali ci sono alcune comunità elbane che come al solito si fanno la parte del leone, credo che anche stavolta perderemo l'occasione di dare fiducia ai cittadini nelle possibilità che anche un'entità amministrativa accentrata può consapevolmente guardare alle piccole realtà locali come risorse da valorizzare e non penalizzare. Se si assisterà alla solita "ruffa" dei comuni più grandi, magari con amministratori prepotenti, allora sarà davvero un altro colpo alla possibilità a breve di accorpamenti amministrativi. Infatti, io penso che stavolta l'Ente Parco non potrà perdere invece l'occasione di individuare un sito fra i più poveri in termini di infrastrutture e servizi, com'è il versante orientale dell'Isola; l'unica possibilità di salvezza che esso ha, lo sostengo da anni, è quello di vedere le proprie infrastrutture pubbliche incrementate; ed invece si è assistito al continuo stillicidio degli abbandoni da parte dello Stato, che ha solo sfruttato in questo territorio senza quasi mai dare niente in cambio. Adesso, siamo al "vedo", e se vogliamo che i cittadini riacquistino la fiducia nelle istituzioni pubbliche, sarà bene che lo Stato si dimostri un po' più attento di quanto non lo sia stato nel passato, recente e lontano.
Umberto Canovaro (già vice sindaco a Piombino, residente a Rio)