Dopo alcuni mesi di assoluto silenzio voci ben informate parlano di lavori che stanno per partire alla Porta a Mare. Non si tratta di lavori di manutenzione o conservazione del patrimonio storico di Portoferraio, ma di lavori finalizzati ad un esclusivo uso commerciale, che al contrario violano uno dei monumenti simbolo della nostra città.
Sicuramente saranno state rilasciate tutte le autorizzazioni, la Sovrintendenza avrà visionato il progetto, il demanio avrà autorizzato un uso da parte di terzi di un bene concesso ad uso esclusivo al comune, sicuramente sarà stata concordata una adeguata compensazione per il comune e ci sarà un tecnico qualificato che controlla i lavori.
Non sta a me fare le verifiche tecniche, ma in qualità di consigliere comunale ma soprattutto di cittadino mi sento in dovere di non tacere su quello che si prospetta come un danno scellerato e irreparabile per il patrimonio storico e architettonico di Portoferraio.
Si interverrà, irreparabilmente, su un solaio del '500, andranno perse le mezzane originali della pavimentazione, una pavimentazione che ha resistito per secoli, anche ai bombardamenti dell'ultima guerra mondiale e che ora sta per cedere per una svista burocratica e per la leggerezza di autorità distratte.
Sappiamo tutti con quanta severità, e a ragione, vengono esaminati grandi progetti o anche solo piccole ristrutturazioni quando i beni hanno una rilevanza storica e paesaggistica.
E allora faccio un appello alla Sovrintendenza, alla Regione, al Comune e a tutte le associazioni e i cittadini che hanno a cuore il patrimonio dell'antica Cosmopoli: non permettiamo che un gioiello dell'architettura militare, perno delle fortificazioni medicee e porta di accesso alla città storica venga violato in maniera irreparabile.
Il motivo di questo intervento? La realizzazione di una scala di emergenza per un pubblico esercizio. E allora mi domando e propongo: perché, se proprio si deve, non prevedere una scala esterna in materiale idoneo che dalla terrazza della Porta a Mare porti in piazza Cavour, magari nascosta in parte da uno dei due chioschi? Si potrà sicuramente trovare una soluzione che rispetti le norme paesaggistiche e al contempo salvi il monumento storico da un sicuro e irreparabile danno.
Interveniamo prima che sia troppo tardi!!!
Antonella Giuzio
Consigliere comunale
Comune di Portoferraio