“Come Associazione del settore del commercio abbiamo voluto chiedere agli operatori, tramite un semplice ma incisivo questionario, alcune specifiche questioni: come fossero andati questi primi di giorni di saldi, quale andamento si aspettano per i prossimi mesi (teniamo presente che i saldi dureranno fino al 3 di marzo …), come hanno valutato l’impatto sugli acquisti natalizi del bonus di 80€ dato dal governo Renzi nei mesi scorsi e se sono ci siano stati effetti sull’andamento delle vendite a causa degli alti livelli di tassazione locale sulle famiglie” spiega Franco De Simone Presidente di Confesercenti Portoferraio.
“Ebbene, i risultati pur non essendo preoccupanti, invitano di sicuro ad un riflessione più ampia. Se da una parte le vendite durante le prime due settimane di saldi abbiano registrato dati positivi o quanto meno stabili rispetto allo scorso anno; dall’altra bisogna ricordare che i mesi precedenti hanno segnato un andamento negativo delle vendite, dimostrando che in realtà è il contesto, il quadro generale nel quale i saldi sono andati ad inserirsi, quello che pesa davvero” - prosegue De Simone.
Il Presidente di Confesercenti Portoferraio spiega poi che “non sono bastati gli 80€ dati nei mesi scorsi dal governo Renzi, i quali evidentemente sono stati assorbiti in gran parte dagli aumenti della tassazione locale o sono stati accantonati dalle famiglie per garantirsi da futuri ulteriori aumenti delle spese correnti. D’altro canto le nostre attività commerciali - da tempo - subiscono il peso di una crisi che fiacca la nostra economia locale e che purtroppo ha portato alla chiusura di diverse attività commerciali in svariati settori: in un contesto come questo, anche un esito incoraggiante dei saldi vale a poco, nel complesso generale delle difficoltà economiche che in generale sull’Isola condizionano in particolar modo il settore del commercio”.
A peggiorare il dato dell’indagine condotta da Confesercenti il fatto che “emerge in modo inconfutabile come il livello di tassazione locale su famiglie e imprese abbia condizionato negativamente la propensione agli acquisti, favorendo la compressione dei già bassi consumi sia prima che durante i saldi. Un dato che deve far riflettere le nostre Amministrazioni, nelle quali riponiamo fiducia e dalle quali ci aspettiamo l’attivazione di un confronto aperto e responsabile su questo tema che rischia di avere un impatto sensibile sulla ripresa dei consumi e quindi, direttamente sul destino di molte piccole imprese del settore commerciale”.
“Per concludere - prosegue De Simone - non si vedono ancora segni tangibili di ripresa e per questo, come più volte abbiamo sostenuto, è necessario condividere con l’Amministrazione comunale le scelte strategiche (prima tra tutti quella sui livelli di tassazione locale) che contribuiscono a determinare il futuro dell’intero sistema economico , compreso quello del settore commerciale. Ci auguriamo, quindi, che anche le Amministrazioni Comunali del territorio concordino con noi su questa visione e che si attivino azioni di confronto per definire scelte volte a tenere il più calmierato possibile il livello di tassazione sia sui cittadini che sulle imprese, nell’interesse complessivo del sistema economico locale”.