Al Presidente della Provincia di Livorno
Alessandro Franchi
All’Ufficio Segreteria della Provincia Livorno
Prima di spiegare i motivi delle mie dimissioni, vorrei ringraziare tutti i consiglieri Provinciali ed il Presidente in particolare, per il clima amichevole con il quale siamo andati avanti fino ad oggi. Purtroppo per motivi sopraggiunti, che mi hanno ferito sul piano della lealtà istituzionale, non mi sento più di continuare questo percorso, ambito e ottenuto grazie alla fiducia dei Sindaci Elbani e di tutti i consiglieri che mi hanno votato ed ai quali rivolgo, contestualmente, il mio disappunto e le mie scuse.
Il mio è un gesto semplice e coerente, in ragione dei continui e disarmanti atti discriminatori nei confronti della nostra Isola da parte della Direzione Sanitaria e da chi la rappresenta, dove all'ultima riunione Provinciale dei Sindaci sulla Sanità, che per la prima volta si svolgeva nel nostro Capoluogo, a Portoferraio. Credo che sia legittimo e necessario che in politica si abbiano opinioni diverse: ad un certo punto i Sindaci e delegati del Continente si sono alzati non condividendo alcune scelte che si andavano a fare sulla candidatura di un rappresentante Elbano alla vice Presidenza della conferenza.
Giudico questo comportamento politico, e che ci possa stare dove ci sono delle differenze di opinione e di ideali su qualsiasi argomento. Ma vorrei anche aggiungere per spiegare bene il mio disappunto su quanto sopra, che a seguire erano rimasti al tavolo della conferenza gli otto Sindaci Elbani, il Sindaco di Livorno Filippo Nogarin, il suo Assessore Ina Dhimgjini, ed il responsabile ASL Dott. Porfido, al quale era stato fatto notare che l’Assemblea poteva continuare perché le quote erano rispettate dal regolamento. Di fronte a tale fatto il Direttore - che giova ricordarlo è un organo tecnico - assumeva un ruolo politico e per "sostenere" la posizione dei Sindaci usciti, manifestava la volontà di abbandonare anche lui la riunione facendo così mancare il numero legale e provocando quindi lo scioglimento dell’Assemblea.
Dopo alcuni interventi di Sindaci che affermavano che l’Azienda non poteva se non giustificatamente abbandonare la riunione, il Dott. Porfido non ascoltando e minacciando querele a destra e manca, si alzava e usciva dalla sala consiliare, dimostrando ancora una volta il volere Aziendale, cioè la soppressione definitiva dell’Ospedale di Portoferraio a beneficio degli Ospedali del Continente.
Per questo, al di là delle mie ragioni personali, rimetto alla Direzione del mio Partito, Forza Italia le mie dimissioni, e la valutazione complessiva di tutta la vicenda e se le cose rimangono così come evidenziate, senza alcun esemplare segno di inversione di rotta, mi auguro che verranno prese le dovute distanze.
Adalberto Bertucci