Il 16 luglio, con la deliberazione della Giunta Comunale “Oggetto:Consorzio Marina di Marciana, contratto di servizio di affidamento stipulato in data 13.6.2012. presa d’atto della nota in atti al prot. N. 5502 del 21 giugno 2012. Atto di indirizzo preordinato alla rescissione del contratto” il Sindaco di Marciana Marina Andrea Ciumei, il Vicesindaco Francesco Lupi e l’Assessore Guido Citti prendono atto del miserevole fallimento dell’operazione della gestione del porto che loro stessi avevano voluto (nonostante gli avvertimenti della passata minoranza guidata dal dottor Alberto De Fusco), assistiti amorevolmente dal profumatamente pagato avvocato Gallo. La delibera della Giunta, leggibile sul protocollo on-line del Comune, dopo aver richiamato i risultati della contestata gara di evidenza pubblica che nel giugno 2010 aveva consegnato la gestione triennale dei servizi dell’area portuale al Consorzio “Marina di Marciana“ (Portofino Servizi Turistici, Circolo della Vela di Marciana Marina e Portofino Events), con sede in Genova, ricorda che nell’aprile scorso, a ridosso delle elezioni, lo stesso consorzio vincitore diceva di non essere in grado di pagare il canone annuo di 696.000 euro (più Iva) da corrispondere con versamento semestrale anticipato. Il 30 aprile, il presidente del Consorzio, Paolo Fenati, scriveva al Comune per sottolineare le criticità (che poi sarebbero una voragine finanziaria) riscontrate nella gestione che secondo la giunta è “originata essenzialmente dalla diffusa e tristemente nota contingenza economica che riveste l’ambito nazionale nel settore della nautica, che di fatto avrebbero reso la propria prestazione significativamente più onerosa rispetto alle previsioni”. A dire il vero in quella nota si mettevano in dubbio la presenza e la sostanza di diversi “servizi” e condizioni “ambientali” che in realtà non si sono rivelati veritieri e che, guarda caso, sono gli stessi previsti per la concessione della Bandiera Blu che sventola sul molo di Marciana Marina. Evidentemente qualcosa non funziona…
La vecchia Giunta Ciumei, della quale era già vicesindaco Lupi e Citti era delegato al porto, a pochi giorni dalle elezioni 2 maggio 2012 (atto n. 63) recepiva la memoria presentata dal Consorzio e “rimetteva la decisione al nuovo governo” (cioè a Ciumei, Lupi e Citti), per ribadendo “l’intangibilità del canone contrattualmente stabilito avanzando l’ipotesi, ove accertato il lamentato sopraggiunto disequilibrio delle prestazioni, di provvedere alla revisione delle controprestazioni contrattuali attraverso il riconoscimento di utilità - quali, ad esempio, l’esecuzione di interventi di potenziamento e risanamento dei beni di proprietà pubblica asserviti all’area portuale - che realizzando migliorie per servizi di pubblica utilità, possono generare incidenze positive sui risultati di gestione”.
Con l’insediamento della “nuova” giunta, il 16 maggio 2012, il nuovo Responsabile dell’Ufficio Tecnico ha elaborato in tempo record “lo studio delle fattibilità volte a predisporre quanto necessario per il miglioramento dei servizi programmando, segnatamente, interventi di manutenzione della linea elettrica, sistemazione dei bagni pubblici siti in Piazzale R. Bernotti e quelli stanziati a ridosso della diga foranea che sono ormai prossimi al compimento (complimenti a chi ha dato la Bandiera Blu per un approdo turistico che non c’è e che per anni non si è accorto di queste carenze…), L’ufficio tecnico ha “altresì predisposto la progettazione esecutiva inerente l’integrale sostituzione dei blocchi ubicati a ridosso della diga per il quale è stato richiesta ammissione a finanziamento integrale alla provincia di Livorno, nell’ambito del progetto denominato “EX MISTRAL “ e che una volta realizzati darà ulteriori benefici ai diportisti, al personale dipendente ed alla collettività in genere”, peccato che la Provincia di Livorno sia destinata a sparire entro l’anno e che abbia praticamente sospeso il finanziamento di tutti progetti anche in base alla spending review del Governo!
Ma il 13 giugno Fenati torna all’attacco e lamenta “ulteriori discrasie emerse durante l’esecuzione del servizio che porrebbero in perdita costante il Consorzio ed evidenziato che l’assenza di un intervento di riequilibrio economico finanziario, si pone come pregiudizievole per la continuazione del rapporto, preannunciando, al contempo, di sospendere il pagamento del canone”.
L’Ufficio Tecnico anche questa volta appare molto accomodante e invita il Consorzio “a verificare con l’Uff. Finanziario dell’Ente e quello Legale, la sussistenza dei presupposti per una rivisitazione contrattuale o eventuale accordo transattivo in relazione alle perdite dichiarate dal consorzio, confermando, comunque, l’obbligo di assolvere al notificato pagamento del canone semestrale da effettuarsi entro sette giorni dalla notifica della suddetta nota Prot. n. 5275/2012”. Il Consorzio, che naviga evidentemente in bruttissime acque dopo aver vinto una gara con un’offerta esorbitante, l’11 luglio si incontra con il Comune e ne esce un verbale (con qualche omissis) che viene poi allegato alla delibera della Giunta Comunale e che secondo Ciumei, Lupi e Citti “nella sostanza conferma l’intangibilità del canone dovuto al Comune ritenuta quale invariante contrattuale alla quale non può dar luogo ad alcunché modifica”. Ma la delibera dice anche che “nel summenzionato verbale, su richiesta del gestore, viene di fatto formalizzato il preordinato avvio inerente la rescissione consensuale del contratto con decorrenza 14 ottobre 2012, con corresponsione del canone dovuto al Comune, ragguagliato all’effettiva durata del rapporto entro tale data, con conseguente svincolo della Polizza a Garanzia depositata a seguito della stipula del Contratto Rep. n. 343/2011”
Il Consorzio non ci sta e il 13 luglio (3 giorni prima della delibera”) formalizza la richiesta di risoluzione consensuale dal 14, “preannunciando, in caso di diniego, azione legale nei confronti dell’Ente, comportante la richiesta di annullabilità del contratto a mente dell’art. 1429 del Codice Civile”. Il Consorzio lamenta in particolare due cose: che gli atti della gara erano viziati e che il valore di un milione all’anno si è rivelato arbitrario e macroscopicamente inferiore (ma guarda un po’ le stesse cose che dicevano anche l’ex minoranza e gli altri operatori che hanno partecipato alla gara…) e che il compendio oggetto della gara è risultato diverso da quello visionato dal Consorzio, con caratteristiche sconosciute come l’insabbiamento in atto nel porto (cosa abbastanza improbabile, visto che del Consorzio fa parte anche il Circolo della Vela di Marciana Marina) e penalizzanti per l’economia della gestione. Ma nella nota c’è anche un’affermazione che riteniamo gravissima e che vedremo alla fine di questa lunga e intricata storia.
La Giunta sembra nel panico perché il Consorzio non è in grado di pagare il canone contrattualmente stabilito, “trattandosi peraltro di proventi già inseriti nel quadro del bilancio corrente, una cui minor entrata determinerebbe l’inevitabile disequilibrio finanziario dell’Ente, già gravato da molteplici tagli di finanziamenti statali”. Quindi la delibera richiama il Disciplinare Tecnico del bando di gara che “prescrive per l’ipotesi di inadempimento all’obbligazione di pagamento del canone, la massima sanzione della risoluzione del contratto”. Insomma, al di là del linguaggio burocratico di una delle più lunghe, contorte e imbarazzanti delibere che abbiamo avuto occasione di leggere in vita nostra, il Consorzio l’11 luglio minaccia un contenzioso legale contro il Comune e accoglie solo in parte la proposta di rescissione consensuale del contratto e, come spiega la delibera “segnatamente limitatamente all’ipotesi di sottoscrizione dell’atto di consensuale scioglimento anticipato del contratto al 14 ottobre e non anche per quanto inerente l’obbligatorietà delle prestazioni con corresponsione del canone semestrale nella misura contrattualmente stabilita”. Insomma, probabilmente ai marinesi da tutta questa infelice operazione portuale voluta pervicacemente dalla Giunta Ciumei che si era assegnata pieni potere (violando competenze e regolamenti) non resterà una lira ma resteranno i molti grattacapi futuri per la gestione del porto, con contenziosi che sembrano destinati a continuare per anni…
Ora Ciumei fa buon viso a cattivo gioco e cerca di prendere tempo e bluffare ancora per un po’ e, districandosi tra le “ragioni” degli ormai ex amici del Consorzio che avrebbe dovuto salvare il porto di Marciana Marina e le casse del Comune, ora svuotate dagli euro portuali mai arrivati, delibera la rescissione consensuale a fine stagione di un contratto che si sapeva già non onorabile prima delle elezioni. Intanto incarica gli uffici di facilitare “l’assolvimento degli obblighi di pagamento in capo al Gestore, gli indirizzi utili volti a pervenire alla pronta rescissione del contratto e nello specifico incaricare il Responsabile dell’Area Tecnica: - per la presentazione al Consorzio Marina di Marciana di un piano di rateizzazione per il pagamento del canone semestrale, che assicuri al Bilancio entrate a scadenze prefissate, con prima rata da stabilire non oltre il 31 luglio e l’ultima non oltre il 31 dicembre, da predisporre congiuntamente ed in condivisione con il Responsabile dell’Ufficio di Ragioneria, - per acquisire specifica polizza fideiussoria o bancaria a copertura del debito nella misura contrattualmente stabilita, incrementata degli interessi legali in ragione delle scadenze pattuite, da porre a base dell’accordo di consensuale scioglimento”. Poi gli uffici del Comune, in vista dell’annunciata prossima interruzione del rapporto con il Consorzio Marciana di Marina, vengono incaricati di costituire un “Gruppo di Lavoro preordinato all’analisi e lo studio delle forme di differente futura gestione, da individuare in aderenza agli indirizzi posti dalle Linee Programmatiche approvate dal Consiglio Comunale nell’odierna seduta”, speriamo che di questo gruppo almeno non facciano parte i geni ed i legali che assicuravano che il precedente bando garantiva al massimo il Comune e che era tutto perfettamente regolare… Speriamo che siano affiancati dal Consiglio Comunale ed anche da esponenti dell’opposizione, cosa respinta dalla precedente (stessa) giunta Ciumei..
Ma la cosa più grave, e che da l’idea di quanto stia succedendo intorno al porto marinese, ci sembra quanto scrive il Consorzio Marina di Marciana nella sua raccomandata con ricevuta di ritorno inviata al Comune il 13 luglio e che potrebbe aver pesantemente condizionato la delibera della Giunta del 16 luglio. Vi si legge infatti una frase sibillina ma molto grave, soprattutto in un documento messo tra gli allegati di un atto pubblico: “Riguardo a quanto sub (i), data l’assenza di una perizia di stima a base dell’indicazione del valore contenuta nel bando, che avete riconosciuto con nota 14-6-2012, a fronte di nostra istanza di accesso, si configurano pure gli estremi del dolo, quale causa di annullabilità del contratto (a tacere di altre possibili conseguenze di carattere non civilistico)”.
Ora, se la lingua italiana ha un senso, le “possibili conseguenze di carattere non civilistico” possono essere solo di carattere penale. Quali sono le conseguenze (e quindi i reati) di questo tipo che ci sono per il Consorzio Marina di Marciana rispetto a quando scrive al punto (i) della sua lettera: “che il rapporto contrattuale in essere è viziato, in particolar, dal fatto che gli atti della gara indicassero il valore dell’affidamento in euro un milione all’anno, mentre tale valore si è rivelato macroscopicamente inferiore”?
Visto che è ormai noto che sulla vicenda del porto è già in atto un procedimento giudiziario, il Consorzio ha avvisato dei possibili profili “di carattere non civilistico” la magistratura? E la Giunta comunale ed i suoi uffici, dopo aver allegato ad un atto pubblico questo “avvertimento” del Consorzio Marina di Marciana, lo hanno trasmesso a chi di dovere, per far finalmente chiarezza sul caos amministrativo e legale nel quale hanno sprofondato il porto di Marciana Marina con una gara che dimostra tutta l’incapacità della vecchia giunta Ciumei che è anche la nuova giunta Ciumei?
Albino Serena