Antonella Giuzio è indubbiamente molto buona e paziente. Ed anche credo un po’ ingenua. Non ostante “lo sgarro”, la grave offesa che ha subito per la sua mancata candidatura alle elezioni regionali, ha dichiarato che, comunque, sarà impegnata nella prossima campagna elettorale a favore del Partito democratico. Per manifestare il suo dissenso e la sua protesta contro la decisione del P D a livello regionale di escluderla, lancia l’idea che all’Elba non si esprima alcuna preferenza.
Idea che già non sembra condivisa da tutto il Partito vista la dichiarazione resa alla stampa dal Segretario dell’Unione dei Circoli elbani Zini di sostenere comunque il capolista Anselmi ex Sindaco di Piombino, che in fondo ha radici elbane. Ma la sua origine elbana ( figlio di un operaio della Magona di Marciana marina) non può giustificare il sacrificio di una candidatura elbana, regolarmente presentata e ampiamente sostenuta, né può costituire una sorta di “premio di consolazione”.
Non so quanti avrebbero reagito come la Giuzio e avrebbero avuto ancora la voglia di sostenere un Partito che decide di assegnare alla Federazione della Val di Cornia/Elba una terna di candidati tutta piombinese.
Stando a quanto ci dice la Giuzio la responsabilità della sua bocciatura è della Direzione regionale. Ma per quale cavolo di ragione politica è stata fatta quella scelta, di fronte ad una proposta condivisa all’unanimità dai Circoli PD dell’Elba e votata a stragrande maggioranza dalla Assemblea di Federazione?
Siamo proprio sicuri che la responsabilità sia solo dei vertici regionali? Siamo sicuri che chi doveva difendere non solo la scelta di assicurare una rappresentanza dell’Elba, ma anche la dignità politica di una Federazione, non l’abbia fatto fino in fondo? Probabilmente, anzi con certezza, la presentazione di una donna piombinese al posto della Giuzio, come sospetta lei stessa, era stata presa da tempo, nella convinzione che l’Elba non sarebbe riuscita a trovare l’accordo su un nominativo da proporre. Diceva Andreotti che” a pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso ci si indovina”. A me qualcosa non torna. Se la Federazione della Val di Cornia-Elba approva e propone una candidatura sostenuta da tutto il PD elbano questa dovrebbe passare tranquillamente al vaglio degli Organi regionali. A meno che………; a meno che non siano state raggiunte, da tempo e sottobanco, intese diverse. In politica, in certa bassa politica, può succedere di tutto e di più.
Rafforza il sospetto di una “carbonara” intesa preventiva il fatto che, nel momento decisivo per la scelta dei nomi a livello regionale e poi dopo, di fronte ad una quanto mai deplorevole bocciatura, a parte la dichiarazione della interessata, nessun altro si è fatto sentire. Se davvero si era convinti della bontà della indicazione della Giuzio e della inopportunità politica di stravincere con ben tre candidati, tutti della sponda continentale ( Anselmi, Ulivieri e Maestrini ), caspita, un Segretario di Federazione che si rispetti avrebbe dovuto battersi e con forza, anche pubblicamente, contro la pretesa degli Organi regionali del PD di imporre una candidata non elbana.
Un Segretario che si rispetti avrebbe dovuto chiedere alla Maestrini di fare un passo indietro, come ha fatto con il Tortolini per spianare la strada all’Anselmi. Una vittoria per 3 a 0 è davvero indecente! Nella presentazione della terna finale si è limitato il Fabiani a pronunciare penose parole di circostanza; ad esprimere il proprio rammarico per non essere riuscito a garantire una candidatura all’Elba.“ Un territorio troppo spesso ignorato - scrive amareggiata e delusa la Giuzio – e al quale non si è mai data dignità alcuna di rappresentanza a livello regionale”.
E’ rimasto in silenzio anche Gianni Anselmi. A tutti gli ex Sindaci piombinesi da Benesperi, a Baldassarri e da ultimo a Guerrieri una più che dignitosa “ ricollocazione” istituzionale è sempre stata garantita. E la Direzione regionale, anche in questa occasione, nel rispetto di una ormai consolidata tradizione, l’ha garantita anche all’ultimo ex Sindaco e gli ha in più offerto “la corona” di capolista della circoscrizione di Livorno. Conosco Anselmi e l’ho sempre stimato come persona e come politico e credo che in Regione farà un buon lavoro. Ma con molta franchezza non posso non dirgli che, non solo per la sua origine elbana, ma soprattutto per la indiscutibile giustezza della candidatura, avrebbe dovuto spendere la sua indiscussa e forte personalità politica per sostenere la Giuzio.
Ed infine, ammesso anche che la Segreteria regionale abbia voluto imporre la Maestrini, è evidente che tale pretesa non avrebbe avuto alcun effetto se l’interessata avesse avuto la sensibilità di non accettare, riconoscendo l’assurdità, la tracotanza di una “fagogitazione” totale delle possibili candidature da parte della sola zona piombinese della Federazione.
Personalmente, essendo peraltro da tempo solo un semplice elettore e non un iscritto, non me la sento di fare campagna elettorale per il PD e non solo per questa ultima vergognosa vicenda, ma anche per tutta una serie di scelte fatte dal Governo regionale che ci hanno riguardato come territorio insulare e che mi hanno fatto e mi fanno sentire cittadino di una “lontana periferia”. Sono ancora indeciso sul cosa fare il giorno delle elezioni. Se addirittura non andare a votare o andare ma consegnare la scheda in bianco.
Giovanni Fratini