Il PD elbano nella recente campagna elettorale Regionale, proprio allo scopo di migliorare la qualità e l'efficacia delle politiche regionali sul territorio elbano, ha fatto due proposte: un Accordo di programma tra Comuni elbani e Regione Toscana, su tutte le problematiche, dalla Sanità, ai trasporti marittimi ed aerei, alle infrastrutture viarie, terrestri ed in generale alla rete dei servizi necessari ad assicurare ai cittadini elbani una efficiente "continuità territoriale".
L'altra proposta é che il territorio elbano si esprimesse unitariamente, sia politicamente, cioé assumendosi la responsabilità di scelte e soluzioni condivise e di riforma, necessarie se non si vuol restare nell'inconcludenza parolaia e propagandistica, e istituzionale, dando vita ad una vera Unione dei Comuni, che consentirebbe, non solo di superare l'attuale frammentazione, non sempre efficace e di risparmio, delle gestioni associate, ma di coordinare e gestire al meglio le risorse comunali, amministrative e finanziare, a cominciare dalla tassa di sbarco, finalizzandole ad un piano d'interventi di miglioramento ambientale, turistico e dei servizi. Queste proposte sono state condivise e sostenute dallo stesso neoconfermato Presidente Enrico Rossi e dal nostro candidato eletto Gianni Anselmi. É su queste proposte che val la pena continuare ad insistere ed aprire un tavolo comune con la Regione.
Il centrodestra elbano ed i suoi Sindaci, da Barbetti, a Simoni, passando per la Bulgaresi per citare i più ortodossi ed ostici, non possono sfuggire da questa responsabilità continuando a proporci soluzioni demagogiche, dalla legge sulle isole minori in forma protezionista, al porto franco come paradiso fiscale, al Casinò (anche senza accento), perché irrealizzabili o populiste. Non possono più sfuggire alle scelte realiste e praticabili di cui l'Elba ha massima urgenza, in un continuo gioco al rialzo e di rimando, inconcludente, che li vede sempre in contrapposizione con la Regione perchè governata dalla sinistra. La Regione Toscana, sempre dimostratasi disponibile a trattare, per uscire dalla morsa delle ristrettezze finanziare della finanza pubblica e dei tagli dei servizi, sta portando avanti un progetto di riforme, dalla Sanità, che assorbe l'80% del bilancio regionale, ai trasporti, alle infrastrutture, viarie portuali, aeree, al sostegno alle attività produttive, per salvaguardare e rilanciare il modello economico e sociale toscano che ha garantito lavoro e benessere a tutti. L'Elba, per salvaguardare la propria economia ed il benessere sociale, deve stare dentro queste riforme, altrimenti ne resta tagliata fuori e questo per l'ottusità politica di Sindaci che si rifiutano pregiudizialmente di misurarsi con la Regione, con le scelte ormai necessarie che anche all'Elba dobbiamo fare. Un esempio é la Sanità dove ancora si continua ad agitare impropriamente la bandiera dell'insularità e della autonomia e separatezza da qualsiasi progetto riorganizzativo che consenta di assicurare un ospedale di base adeguato alla nostra specificità, ma integrato all'insieme della struttura toscana continentale, senza la quale non si potrà realisticamente approdare a niente di valido per l'Elba.
Mi sembra che la nuova posizione, certamente diversa dal documento unitario dei Sindaci che riproponeva ancora una soluzione al di fuori del contesto sanitario continentale, espressa dal Sindaco Ferrari e dal consigliere Rossi, pur riconfermando la richiesta di una struttura di base per l'Elba, sia una presa d'atto realistica di questa situazione di stallo alla quale la vicenda dell'Ospedale di Portoferraio é giunta e della necessità che si sblocchi. La risposta degli altri Sindaci é stata di netta chiusura ed ancora di rifiuto al confronto, trincerandosi dietro il no a qualsiasi integrazione organizzativa territoriale degli ospedali, sotto la nuova ASL, la sola che puó garantire disponibilità e qualità di presenze professionali h24 del personale medico adeguato. Questa divisione dei Sindaci del centrodestra da al PD elbano senz'altro più responsabilità nel sostenere le proprie proposte e nello stimolare quelle forze più responsabili e disponibili ad aprire una fase nuova e più capace di dare risposte concrete al territorio.
Pino Coluccia
Capogruppo PD Rio Elba