Le associazioni ambientaliste più importanti d’Italia dal WWF al CAI, da Legambiente al Fai,
da Italia Nostra a Pro Natura hanno scritto al ministro all’ambiente Galletti ricordandogli la situazione insostenibile -da anni e non da mesi- dei nostri parchi nazionali. Vari senza presidente e con commissari invecchiati e anche recentemente prorogati, senza direttore e ovviamente senza piani. Qui non c’entra né la legge né il bilancio ma solo la latitanza politica scandalosa del ministero a cui da tempo si aggiunge quella degli stessi parchi e della loro rappresentanza. Anche nelle regioni le cose vanno tutt’altro che bene come in Liguria dove Toti sta lavorando per ridurre le aree protette –tanto come disse Sammuri- sono troppo grandi e si possono tranquillamente ridimensionare.
E se non bastasse come ha detto la sottosegretaria all’ambiente on Velo il nostro mare è in forte crisi e invece delle aree protette marine malmesse arrivano le trivelle.
Ma all’EXPO i parchi hanno fatto bella figura con prodotti ghiotti confermando che l’ecogastronomia funziona. Peccato che i parchi nazionali e regionali sono statiti istituiti per molto più che neppure all’EXPO si è visto.
Renzo Moschini