Le crisi economiche sono generalmente impietose soprattutto perché fanno venire al pettine tutti i nodi irrisolti originati da una politica socioeconomica e territoriale assolutamente dilettantesca e spesso solo clientelare.
Da questo punto di vista, dopo anni di un tale tipo di amministrazione pubblica, ci si accorge che Marciana Marina ha navigato e continua a navigare a vista, col buon vento delle sole parole, tranne rare eccezioni per lo più occasionali : recente esempio, la piacevole e divertente scelta di Marciana Marina quale “location” di una fiction televisiva.
Altri eventi “scenografici”, esclusivamente ad effetto, sicuramente seguiranno (il mitico e misterioso “progetto per la Torre” ?), ma, da qui ad una credibile strategia di sviluppo, purtroppo, ne corre !
Fino ad ora il paese ha potuto godere di benefici ascrivibili esclusivamente alle proprie intrinseche bellezze (fino a quando saranno rispettate), alle favorevoli congiunture turistiche, ad una capacità di spesa ben diversa dall’attuale : in poche parole, andava bene tutto e tanto bastava a coprire tutti i difetti nascosti.
Ora non è, e non potrà più per chissà quanto tempo ancora, essere così, facendo intravedere la resa dei conti di una assoluta mancanza di strategie di governo e di intervento, di opere incompiute od assenti od antieconomiche, di miopia volta a fare solo cassa tramite concessioni edilizie e marine, di compromissioni ambientali, sempre senza preoccuparsi di creare e coltivare le basi sane di uno sviluppo concreto e duraturo : per molti versi, Marciana Marina si è solo svenduta e consumata, al più rimanendo ferma a ciò che era circa 20 anni orsono.
Eppure sembra che, ai più, vada bene così.
Il degrado, oggi, si respira ovunque, così come una incomprensibile aria di rassegnazione appena nascosta dai pienoni agostani : è come se la maggior parte dei marinesi pensasse che “ha da passà a nuttata” ed il guaio è che tale “filosofia” sembra contagiare trasversalmente anche alcuni politici.
Sentiremo i veri umori nel tardo autunno ed in inverno, sotto il grecale.
Ove esistesse una classifica dei progetti e delle spese affrontate senza costrutto da una pubblica amministrazione, delle promesse sbandierate mediaticamente e non mantenute e delle previsioni sballate, ebbene questa classifica sarebbe certamente vinta da Marciana Marina.
Qualche esempio, tanto per iniziare a suffragare tale particolare merito ?
Cominciamo con il depuratore, oggi assente, nell’Elba, solo a Marciana Marina: nel maggio 2009 venne pubblicizzata, quale data di termine realizzazione, la fine del 2010 e, come si potrà facilmente constatare, ad oggi neanche se ne parla più tranne che come ennesima promessa elettorale.
Il Porto, con tutti i noti equivoci progettuali e burocratici, è stato dato più volte in dirittura d’arrivo con firme sempre definitive (per ultimo nel maggio 2012): la situazione, oggi, è che siamo ancora in alto mare non sapendo neanche più quali obiettivi perseguire in relazione agli attuali scenari di mercato ed economici. Per carità di patria, come si suole dire, non ci sembra il caso di maramaldeggiare sugli esiti della gestione dei servizi di una parte dell’area portuale.
Il cosiddetto “Polo sportivo” è tuttora ridotto ad un pietoso ammasso di sterpaglie e la faraonica piscina, data per inaugurabile addirittura nell’estate 2011, è ancora lì a dare inutile spettacolo di sé: molti hanno già commentato “per fortuna”, una volta finalmente considerati i costi di esercizio e di manutenzione ordinaria a regime.
L’elenco può essere arricchito da numerose altre opere quali il Parcheggio di San Pietro (tra l’altro preannunciato pronto nel giugno 2011, altra scadenza sbandierata e non rispettata) deficitario ai sensi di una semplice analisi costi/ricavi; il nuovo complesso scolastico dato erroneamente per operativo per l’inizio dell’anno scolastico 2012/2013; l’Hotel Saint Claire, lasciato convertire a multi residenziale (con conseguente riduzione della capacità ricettiva alberghiera marinese pari a circa 25.000 unità annue), ed ora in stato di abbandono; il Bike sharing e la connessa, quanto improbabile Pista ciclabile (a zig-zag, pericolosa, incompiuta ed inutilizzata).
Come non notare, infine, nel grande e nel piccolo, l’autoritaria programmazione della ZTL (con tanto di petizione popolare ignorata), l’inutile monumento a se stesso del palco perenne ed inutilizzato in piazza della Chiesa, il degrado generale dell’arredo urbano, le manifestazioni culturali storiche annullate e non supportate (Elba Jazz e Mediterraneo Jazz festival, ad esempio), i 400 euro non concessi alla biblioteca, la gestione dell’emergenza idrica senza alcun avviso alla popolazione in tempo utile, la navetta parcheggi soppressa, eccetera, eccetera …….
Relitti : anche solo fermandosi a questi particolari c’è di che mettersi le mani nei capelli, oltretutto meditando sullo spreco di denaro pubblico senza alcun costrutto.
Relitti : uno spaventoso quadro di progetti senza alcuna positiva conclusione e non rispondenti ad un quadro coerente di interventi, stante l’assenza di una strategia di sviluppo “sistematico” , anzi enfatizzando il ricorso ad un attivismo spontaneistico ed appunto incoerente.
Disfattismo e pessimismo, il nostro ? Assolutamente no: solo la presa d’atto di una grave, quanto oggettiva, carenza politica di governo e di programmazione.
Infatti, sono personalmente convinto che molto si possa ancora fare per invertire questo inusitato modo di governare e per seminare occasioni di sviluppo reale. Certo, oggi tutto è diventato più difficile, ma abbandonando le stranezze del governo “a fiuto”, la fumosità dell’apparire e degli interventi a pioggia, e ricorrendo ad approcci progettuali adeguati, molto si potrebbe ancora recuperare e rilanciare.
Sempre che i marinesi lo vogliano, ovviamente.
PAOLO DI PIRRO – Consigliere Comune di Marciana Marina