Ormai, quasi settimanalmente, il Circolo PD di Rio Marina emette comunicati quasi sempre ripetitivi sui temi delle terme di Cavo e del presunto progetto di adeguamento tecnico-funzionale del porto di Rio Marina.
Mi permetto di suggerire al PD di chiarire meglio il significato, sui propri comunicati, della parola "acque geotermiche" giacché tutte le acque sono geotermiche.
Forse ci si riferisce alle acque termali, ad alta temperatura, presenti a Cavo. Qui occorre essere chiari in primo luogo per ribadire, senza equivoci, che l'auspicato stabilimento termale così importante per l'economia del luogo (ma forse per tutta l'Elba) non può che essere ubicato a Cavo e non sulla cosiddetta "costa che brilla" che è quella delle aree ex minerarie di Rio Marina. Anche il problema, più volte ricordato da PD, degli impedimenti derivanti dalla L.R. sul PIT non dovrebbe costituire una preoccupazione dal momento che l'acqua termale sgorga ad oltre 300 mt dalla costa (390 mt) e le aree disponibili su questa distanza sono assai vaste e non ricomprese nel perimetro del Parco dell'Arcipelago. Non vorrei che dietro questo fervore di numerosi comunicati e del ripetersi della singolare denominazione "costa che brilla" si nascondesse l'intenzione di togliere alla frazione di Cavo la stazione termale. Poiché si insiste molto anche sul tema dell'energia pulita mi permetto di rilevare una contraddizione nell'indicare, da parte del PD, una grande risorsa geotermica legata alle acque termali giacché i tecnici dicono che l'energia ricavata potrà al massimo soddisfare le esigenze del futuro stabilimento termale.
Sempre a proposito di energia pulita non si capisce bene perché non venga mai citata la centrale fotovoltaica a suo tempo nelle aree ex minerarie (l'unica presente all'Elba) con una potenza di 1 M-watt che oltretutto produce rilevanti entrate nelle casse comunali e che potrebbe tranquillamente essere potenziata fino al doppio della misura esistente senza alcun problema.
Vorrei infine chiedere al PD di accertarsi se davvero è stato inoltrato dall'APPE al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il discusso progetto di modesto adeguamento del Porto di Rio Marina ed anche perché non parlano più del by-pass del centro abitato di Rio Marina sempre più indispensabile anche a seguito degli sprofondamenti presenti nella località il Piano. Forse tutto ciò per non disturbare la Regione che continua invece a stanziare centinaia di milioni per le banchine del Porto di Piombino e per la viabilità di accesso (S.P. 298)".
Fabrizio Baleni