E’ bene ora fare il punto della situazione. Correva il 2012 quando il presidente Enrico Rossi affermava: “Non è vero che i sindaci dell’Elba sono stati abbandonati. La scorsa settimana l’assessore regionale alla sanità Luigi Marroni ha incontrato i sindaci dell’isola d’Elba proprio per discutere con loro una nuova organizzazione sanitaria che tenga conto delle risorse disponibili. L’assessore si è impegnato a definire in tempi rapidissimi, due mesi circa, un progetto sanitario specifico, che miri a tenere conto delle peculiarità dell’insularità e della qualità, quantità e sicurezza dei servizi sanitari. L’obiettivo è assicurare i migliori servizi ai cittadini”.
Da allora abbiamo assistito: alla declassificazione del nostro ospedale a presidio di prossimità, fatto gravissimo perche non si prevedono più sul nostro territorio servizi insostituibili, all’approvazione di una legge di riforma sanitaria che nessuno vuole e che trova ampio dissenso tra partiti, categorie di professionisti del settore sanitario, comitati di cittadini e molti elettori dello stesso Pd, alla bocciatura, dell’emendamento per salvare i piccoli ospedali e sottrarli ad un più ampio “riordino sanitario”, al tentativo di zittire la voce di 55.000 cittadini che chiedono un referendum abrogativo della legge per non proseguire sulla strada di una centralizzazione in nome di un risparmio tutto da dimostrare. Come se questo non bastasse per ben valutare la giunta Pd regionale toscana in questi anni abbiamo assistito alla perdita di personale sanitario con conseguente progressivo smantellamento dei servizi: un solo medico per il centro trasfusionale con la paventata riduzione dell’attività del servizio, un solo medico per la pediatria, reparto lentamente ma progressivamente smantellato dopo il pensionamento del primario nel 2013, perdita di personale medico nei reparti di anestesia e chirurgia tanto che oggi sono in gravi difficoltà per mantenere un servizio nelle 24 ore, una drastica riduzione del personale di ginecologia ridotto ora a due sole unità e che ha visto recentemente interrompere, sia pure momentaneamente i servizi ambulatoriali, un personale ortopedico ridotto ai minimi termini con un solo ortopedico in zona ed un altro che giunge in soccorso dal presidio ospedaliero di Piombino, ed ospitato nelle 24 ore in modo indecoroso tanto che sempre maggiori sono le resistenze per venire a prestare servizio sull’isola, la perdita progressiva di personale infermieristico che aggrava ulteriormente la qualità dei servizi. A fronte di questo disastro sanitario il nuovo assessore viene a proporre una fantomatica e irrealizzabile “scuola infermieristica”.
Noi abbiamo bisogno di infermieri e di medici, abbiamo bisogno di servizi ospedalieri e territoriali, abbiamo bisogno di ridurre le liste di attesa e non di allievi! L’assetto sanitario che si è venuto a realizzare è stato responsabile di disservizi, anche gravi, che i cittadini mi hanno segnalato e che sono stati prontamente segnalati ai responsabili aziendali. Quindi Enrico Rossi, e l’ex assessore alla sanità Marroni hanno mentito, ma cosa ancora più grave hanno mentito sapendo di mentire e anche se all’Elba abbiamo “un buon clima, il sole e belle spiagge”, come lei ha detto signor governatore, sappia che a noi non bastano, vogliamo anche un ospedale degno di questo nome ed è giunto il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità, non certo morali perché a quelle ovviamente nessuno di voi è interessato.
Mario Ferrari
Sindaco di Portoferraio