La Gestione associata per il turismo non può fallire. Nacque nel febbraio 2012 e, per pochi mesi (maggio 2012), fu diretta da Fabrizio Niccolai. Mentre l'imposta, detta tassa di sbarco, entrò in vigore il 1° giugno 2013, vale a dire dopo un anno e mezzo, e fu fissata in un euro a persona (esenti i residenti e proprietari di seconde case, lavoratori e studenti pendolari). Così commentò Niccolai nel dicembre 2014: “Quando i soldi erano pochi le scelte erano fatte di comune accordo con gli altri sindaci. Il quadro è cambiato con l'introduzione della tassa di sbarco, per cui venne concessa al comune di Capoliveri ogni potestà regolamentare”.
Che dire dopo le divisioni e il volo di stracci a cui abbiamo dovuto assistere (impotenti) in questi giorni? Noi proponiamo di mantenere la Gestione associata per il turismo con le funzioni per cui fu istituita, e costituire una nuova Gestione per i proventi del contributo di sbarco da impegnare secondo la legge istitutiva: interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, di recupero e salvaguardia ambientale, turismo, cultura, polizia locale e mobilità, interventi dedicati alla valorizzazione e alla promozione dell’Isola. In definitiva, finanziare la prima con parte dei proventi che incamererà la seconda, e questa agirà su un piano d'insieme per il territorio. Insomma, ci pare il modo migliore per salvare capra e cavoli!
Comitato 2.6