E’ oramai notorio che sono in corso indagini riguardanti il porto di Marciana Marina e che, in conseguenza di ciò il clima di convivenza civile a Marciana Marina è purtroppo messo inutilmente a dura prova: inutilmente perché è solo la Magistratura che potrà comunque dire l’ultima parola su tutta la vicenda.
Il fatto : nel corso della seduta pubblica dell’ultimo Consiglio Comunale, il Sindaco Ciumei ha avanzato nei confronti dello scrivente Consigliere inaccettabili ed infondate illazioni in relazione a notizie in merito ad indagini in corso.
Se il Sindaco, invece di lasciarsi andare ad improprie illazioni, avesse sfogliato a suo tempo i quotidiani del 27 luglio scorso, avrebbe certamente svelato l’arcano.
In particolare, proprio nell'articolo del quotidiano “La Nazione” (ed in parte in quello de Il Tirreno) del 27 luglio 2012, sono riportate, quali ipotesi della Magistratura: turbativa, abuso d'ufficio e corruzione, nonché, tra l’altro, le perquisizioni effettuate, il coinvolgimento di 8 persone.
Le notizie ivi riportate non risultano essere state mai oggetto di smentite pubbliche.
Questo comportamento del Sindaco e della Giunta di Marciana Marina è evidentemente segno di uno scarso rispetto per il Consiglio comunale e per le sue funzioni istituzionali.
Gli esempi sono oramai numerosi: uno fra tanti, l’intervento sulla sostenibilità economica della gestione della piscina, ridottosi ad uno scontato peana del valore sociale dello sport (e chi lo avrebbe mai contestato, anzi) solo per sfuggire alla presentazione di un essenziale mini-piano industriale ed al tentativo di giustificare un disastro temuto anche da più avveduti membri della sua squadra.
Sarebbe bene che Ciumei si rendesse seriamente conto, anche a vantaggio del proprio mandato, che il Consiglio deve essere un democratico ed utile “strumento di lavoro” e non esclusivamente la sede in cui la maggioranza debba avere comunque sempre ragione, magari sostenendo l’insostenibile, e la minoranza comunque sempre torto : qualche volta converrebbe anche far tesoro delle esperienze altrui ed accettare critiche e suggerimenti, anche per gestire le finanze e gli interventi pubblici in modo più consapevole, più controllato e meno avventuroso (come, ad esempio, nel caso emblematico della oramai famosa piscina).
Paolo Di Pirro