Gli otto sindaci dell’Isola d’Elba sono angosciati su come gestire il contributo di sbarco, ma nessuno di loro si preoccupa dello sbarco delle persone, vale a dire come garantire la continuità territoriale anche d’’inverno.
La permanenza dei collegamenti marittimi per tutto l’anno non interessa neppure i sindacati, le associazioni economiche, i comitati.
Tutti tacciono, tranne il Comitato 2,6 che propone un traghetto ognitempo, ma intanto parlano gli abitanti dell’Isola: “Forse oggi c'è più prudenza da parte dei comandanti delle navi”. “Non ci sono più le ex corvette canadesi che avevano dimostrato coi fatti di essere ognitempo”. “Abbiamo traghetti poco manovrieri, inadatti alle operazioni d’attracco”. “Vorrei che nel contratto di servizio la Regione avesse pensato ad un traghetto che tiene il mare”.
L'Isola Isolata per ben tre volte in trenta giorni ha creato problemi all'ospedale, alle scuole, ai pendolari, alle persone rimaste bloccate sul porto di Piombino per 24 ore, all'approvvigionamento delle merci e dei generi alimentari di prima necessità.
Io non ho le conoscenze tecniche né per giudicare l'idoneità della flotta delle compagnie di navigazione presenti sul Canale di Piombino, né per indicare quale sia il tipo di nave più idonea affinché gli abitanti dell'Isola d’Elba non siano isolati quando il mare è mosso e il vento è forte, pertanto lascio la palla agli esperti.
Nel frattempo propongo all’Osservatorio della continuità territoriale di porsi questa necessità nel corso della sua prossima riunione.
Lorenzo Marchetti