In serata venerdì è giunta in redazione una nota, abbastanza laconica, relativa ad un incontro romano che parrebbe rivestire importanza per le prospettive economiche del versante orientale dell’Isola d’Elba, ecco il testo della nota:
«Lo scorso martedì si è tenuto a Roma, al Ministero dell’ambiente, un incontro a cui hanno preso parte il sindaco e il vicesindaco di Rio Marina e il presidente dell’Ente parco nazionale dell’arcipelago toscano.
Sono state affrontate le emergenze ambientali presenti nelle zone ex minerarie di Rio Marina, ed è stato individuato e condiviso un percorso teso ad alleggerire i vincoli presenti nelle Norme tecniche d’attuazione del Piano del Pnat, e classificate come “Aree Ds”.
Dopo che le modifiche, concordate ora in via di principio, saranno formalizzate dal comune di Rio Marina e adottate dall’Ente parco nazionale dell’arcipelago toscano, queste saranno sottoposte al parere della Regione toscana, e in seguito al Ministero ambiente cui spetta la decisione conclusiva».
E’ chiaro, anche se nel comunicato non si fa specifico riferimento, che uno dei principali oggetti di discussione sia stato la soluzione del problema dello sfruttamento delle risorse geotermiche nel Comune di Rio Marina, con la necessità della realizzazione di strutture (o il riuso di volumi esistenti all’interno del compendio ex-minerario) che al momento, colliderebbero con i vincoli degli strumenti urbanistici vigenti, a far capo da quelli dettati dal Piano Paesaggistico Regionale.