Che molte imprese, soprattutto piccole e individuali, siano alla canna del gas lo dicono i numeri delle centinaia di migliaia di chiusure di partite iva in pochi anni; altrettanto chiaro è che non godono di miglior salute gli altri milioni di lavoratori/ici dipendenti, precarizzati e ricattabili a vita con le recenti misure in tema di lavoro: jobs act, vaucher, naspi, per non parlare dell'alta disoccupazione.
A questa situazione divenuta ormai umanamente insostenibile per centinaia di migliaia di lavoratori, stagionali e non, sia per l'abuso dei sopraddetti strumenti di 'flessibilità' che per il perdurare della recessione, reagiscono con distinte ma complementari iniziative a livello nazionale la CGIL e l'ANLS (lavoratori stagionali).
Le raccolte di firme del maggior sindacato italiano e dell'Associazione nata all'Elba su due proposte di legge d'iniziativa popolare sono già partite anche sulla nostra isola, la prima per una Carta dei Diritti Universali del Lavoro e la seconda (ARGOS) per istituire la categoria dei lavoratori stagionali non agricoli e disciplinare in maniera non punitiva la retribuzione relativa all'occupazione stagionale. Accanto alla «Carta dei diritti universali» la CGIL lancia inoltre anche tre referendum (magari da evitare se si troverà in parlamento una maggioranza per legiferare in tal senso). I quesiti, approvati a maggioranza 'bulgara' dalle assemblee di 1,5 milioni di lavoratori, riguardano licenziamenti, appalti, voucher.
Per le iniziative CGIL si firma all'Elba presso le sedi sindacali e nei banchetti in piazza o davanti i supermercati; presso le anagrafi dei Comuni elbani si può invece invece firmare per il rispetto di quella categoria che regge la nostra economia turistica: le lavoratrici e i lavoratori stagionali.
I link per approfondire:
http://www.cgil.it/la-carta-dei-diritti-universali-del-lavoro-2/
CR