Dare garanzie di prospettiva al settore turistico balneare, collegare l'esercizio dell'impresa al territorio e affiancare l'esercizio delle concessioni alla realizzazione di interventi di interesse generale. Questi i punti che riassumono lo spirito con cui abbiamo lavorato per dotarsi di uno strumento legislativo in grado di dare risposte ad un settore strategico per l’economia costiera come quello delle imprese balneari e qualificare la nostra offerta turistica sul territorio.
Commenta così il consigliere regionale Gianni Anselmi, dopo l’approvazione della proposta di legge contenente disposizioni in materia di concessioni demaniali da parte della Commissione sviluppo economico di cui è Presidente.
Un testo - continua il Presidente - che si avvantaggia di alcuni emendamenti che abbiamo elaborato anche confrontandosi con i rappresentanti delle categorie economiche.
Le imprese balneari, comprese quelle insediate in ambiti già oggetto di concessione, potranno chiedere il rilascio di una nuova concessione da 6 a 20 anni ai sensi della legge 400/1993 proponendo un piano di investimenti che sarà sottoposto a procedura comparativa a tutela del principio della concorrenza e della libertà di stabilimento che l'Unione Europea intende affermare. Gli investimenti potranno includere interventi di riqualificazione ambientale, paesaggistica e infrastrutturale del contesto costiero nel quale le imprese operano, in coerenza con gli indirizzi del PIT e con gli strumenti urbanistici comunali.
Nelle more del pronunciamento comunitario sulle norme di proroga al 2020 delle concessioni, impugnate dalla UE, il nostro obiettivo – precisa tuttavia Anselmi – è stato quello di conciliare la tutela degli investimenti con il perseguimento dell’interesse pubblico, poggiando appunto su una legge nazionale mai impugnata a livello comunitario e pienamente vigente.
Fra i punti cardini della pdl regionale si prevede che il rilascio del titolo concessorio sia subordinato all'impegno da parte del concessionario alla conduzione diretta, fatti salvi la possibilità di affidare a terzi la gestione delle attività secondarie ai sensi delle norme del Codice della Navigazione ed i casi di grave e motivata impossibilità del concessionario. Nel caso di assegnazione della concessione ad un soggetto diverso dal precedente titolare, l’articolato contiene anche un diritto di indennizzo pari al 90 per cento del valore dell'azienda da corrispondersi interamente prima dell'eventuale subentro.
Con tale provvedimento dunque, senza ribadire posizioni di rendita, si introduce il principio di valutazione comparativa tra i progetti sugli ambiti già concessionati ed eventuali candidati all'acquisizione della concessione.
Fra le novità uscite nella seduta di commissione, la perizia giurata di stima del valore aziendale dell'impresa da acquisire a cura e spese del concessionario originario anziché dai Comuni attraverso tempi inevitabilmente più lunghi.
Gli indirizzi stabiliti nel provvedimento saranno inseriti nelle linee guida che la Giunta Regionale definirà e approverà entro 30 giorni dall'approvazione della legge e che ispireranno l'operato degli enti gestori del demanio marittimo, vale a dire i comuni, nello svolgimento delle procedure amministrative.
Il testo licenziato dalla Commissione approderà in aula nella prossima seduta di Consiglio per l'approvazione definitiva.