Cari concittadini di Rio Marina e Cavo,
riteniamo utile e doveroso che sulla vicenda della sospensione delle corse da parte della compagnia di navigazione Moby su Cavo venga fatta un po’ di chiarezza.
La crisi che ha indotto la compagnia Blu Navy a interrompere il servizio di collegamento con l’Elba ha dato origine al vertice dell’Osservatorio sulla continuità territoriale, che si è svolto giovedì 27 settembre a Portoferraio. All’incontro erano presenti anche la Regione Toscana e l’Autorità Portuale di Piombino e dell’Elba.
La soluzione proposta in quella sede da Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità Portuale Piombino-Elba, per porre rimedio all’emergenza che si verificherà dal 1 ottobre nei collegamenti marittimi, è stata quella di dirottare temporaneamente le corse di Cavo su Portoferraio.
In seguito, in una dichiarazione congiunta (pubblicata sul quotidiano www.elbareport.it) di Regione Toscana e Autorità Portuale, si comunicava che:
« I tecnici dell'Autorità Portuale e quelli della Regione Toscana hanno predisposto il nuovo quadro di arrivi e partenze dei collegamenti marittimi per dare risposta alla problematica causata dall'interruzione della programmazione da parte di Blu Navy: ventidue corse che collegheranno l'Elba e Piombino e che saranno operative da giovedì 4 ottobre in ragione delle nuove misure organizzative alle quali saranno chiamate le compagnie Moby e Toremar e l'ATM di Piombino alla quale è stato richiesto di adeguare le coincidenze ai nuovi orari. Previsti infatti ritocchi nell'orario di Toremar ed una riorganizzazione della programmazione di Moby che sospenderà provvisoriamente la linea su Cavo per dare priorità alle esigenze dei pendolari. Le compagnie provvederanno a fornire adeguata informazione all'utenza».
A questo proposito troviamo veramente assurdo che questa decisione, presa per garantire non il diritto dei “Cavesi” o dei “Riesi” ma degli elbani tutti e soprattutto per garantire il diritto alla continuità territoriale dell’Isola d’Elba, diventi terreno di scontro all’interno di una piccola anzi di due piccole comunità come le nostre e occasione per nuove esternazioni demagogiche, rinfocolando polemiche e guerre che continuano a dividere i cittadini, non dando però loro una corretta rappresentazione della situazione.
Ci rendiamo conto che la soppressione, seppur momentanea, della nave di Cavo crei disagi al nostro versante ma ci rendiamo anche conto che in questa situazione di emergenza mantenere l’approdo di Cavo, lasciando scoperto il collegamento con Portoferraio nella medesima fascia oraria, non garantirebbe il collegamento ottimale dell’Elba con il continente. Questo perché durante il periodo invernale quell’approdo - e questo è evidente anche ai non addetti ai lavori- non presenta un’affidabilità tale come il porto di Portoferraio e pertanto si rischierebbe puntando solo su Cavo di avere dei collegamenti ad intermittenza legati alle impreviste condizioni meteomarine.
Capiamo benissimo la difficoltà del momento e la legittima preoccupazione di una comunità che si vede, da un giorno all'altro, privata di un servizio, seppur in via temporanea. Ma proprio per la straordinarietà del momento richiamiamo tutti (soprattutto coloro che ricoprono ruoli istituzionali che li rendono informati sui fatti) a gesti di responsabilità. Questo non è il momento di gettare benzina sul fuoco, è il momento di farsi carico di un problema di tutta l'isola mettendo da parte interessi di campanile in nome di quel bene comune chiamato continuità territoriale.
Circolo PD Rio Marina e Cavo