Il litorale di Marina di Campo sta perdendo giorno dopo giorno l'aspetto del paesino mediterraneo costruito lungo una bella spiaggia. Spiaggia un tempo molto fruibile perché in gran parte libera e ora quasi completamente occupata dagli stabilimenti balneari e dagli ex punti blu, ultimamente trasformati in nuovi stabilimenti balneari.
Come se non bastasse, anche le spiagge più selvagge e isolate, da sempre mete preferite dei turisti amanti della natura e della tranquillità, ora sono piene di ombrelloni e sedie a sdraio a pagamento.
Ancora una volta il caso più eclatante è quello di Galenzana, dove, come ci segnala una turista: «E’ stato autorizzato a Galenzana il punto blu con 40 ombrelloni rendendo praticamente impraticabile la spiaggia, al momento non si riesce a passare non sono rispettati i 5 metri alla battigia . la situazione a Galenzana è ormai in totale deregulation e abbandono». Mentre resta chiuso il sentiero pubblico costiero storico costiero sbarrato dai privati, a monte e a ridosso di quella che un tempo era una selvaggia spiaggia, anche nel territorio del Parco Nazionale, si ampliano strade per renderle carrabili, anche danneggiando antichi muretti a secco, e si realizzano spiazzi interamente disboscati che somigliano molto a parcheggi.
E, a proposito di parcheggi, l’ultima novità è il nuovo parcheggio privato a pagamento nella "pinetona" dietro i bagni Tropical, che era rimasta, nella zona degli alberghi, se non un posto fruibile, dato che privata e recintata, almeno un luogo assolutamente naturale , una bella pineta ricca di aria balsamica e , sullo sfondo, il mare. È facile immaginarsela d'agosto, piena zeppa di macchine, i cui proprietari pagheranno 10 € per poter avere il privilegio di parcheggiare in un così bel posto!»
Un’altra segnalazione riguarda la realizzazione di una grande tettoia in un bar pieno centro storico, una struttura con un forte impatto paesaggistico che ha fatto arrabbiare non poca gente.
Ma a quanto pare il litorale di Marina di Campo deve aspettarsi anche altra artificializzazione: circolano voci insistenti che la spiaggia quest’estate potrebbe essere occupata anche durante la notte dalle manifestazioni di una grande multinazionale delle bollicine.
E’ un modello di sviluppo che non ci piace, che privatizza beni comuni, dove tutto è in vendita, come in un luna park, dove bisogna comprare il biglietto o avere un marchio pubblicitario per fare qualsiasi cosa.