Cala sulla Amministrazione Comunale di Marciana Marina un'altra autentica mazzata, e ad assestare il ferale colpo ad una compagine già squassata dalle inchieste giudiziare è un organismo tecnico: l'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici (di lavori servizi e forniture), che in ordine all' "Affidamento della gestione dei servizi dell’area portuale a Marciana Marina" si è pronunciata sull''esposto presentato dall' Elba Yacht Assistance noleggio e servizi di Gentili V. & C. s.n.c., in qualità di partecipante alla gara con la costituenda società consortile “Torre Medicea” a r.l., lamentava presunte violazioni alle vigenti disposizioni normative in materia di appalti pubblici e, in particolare, la violazione dei principi di pubblicità, concorrenza, trasparenza e par condicio nell’espletamento della gara, con particolare riferimento alle modalità di pubblicazione del bando e degli altri atti di gara e ai termini di presentazione della domande di partecipazione e delle offerte; oltre che alla violazione, in capo all’aggiudicatario, del divieto di partecipazione alle gare in caso di affidamenti di analoghe concessioni, ex art. 23-bis D.L. 112/2008.
Il Consiglio dell'AVCP con la sua delibera n. 72 del 1 Agosto (di cui in giornata si è venuti a conoscenza):
" ... ritiene che il Comune di Marciana Marina nell’affidamento della gestione dei servizi dell’area portuale a Marciana Marina, abbia operato in contrasto con la normativa di settore ed in particolare con gli artt. 30, nonché 29, 55, 83, 66, 70, 81 e ss., del D.Lgs. 163/2006, nonché con l’art. 23bis, comma 9, D.L. 112/2008 e s.m.i., vigente all’epoca della gara e in maniera non conforme ai principi generali di trasparenza, pubblicità, libera concorrenza e parità di trattamento dettati dal D.Lgs. 163/2006"
A caldo una dichiarazione di Umberto Mazzantini che all'epoca in cui fu bandita la gara faceva parte del gruppo consiliare di minoranza: "Avevamo avvertito Ciumei e la sua giunta che avevano imboccato una strada sbagliata, agli atti del Consiglio Comunale c'è la nostra valutazione di violazione delle stesse normative che oggi l'Autorità contesta, non vengano quindi fuori ora con l'ennesimo piagnucolio vittimista, perché ci sarebbe da osservare che deve piangere solo se stesso chi causa il proprio male, ma il condizionale è d'obbigo, perché a pagare in realtà, per la conclamata incompetenza ed inadeguatezza dei suoi amministratori è e sarà la comunità marinese nella sua interezza. Fossimo nei panni di Ciumei e della sua Giunta ci dimetteremmo domattina".
E.R.