Lista civica Insieme, Legambiente Arcipelago Toscano, Italia Nostra e il Comitato cittadino per il porto scrivono alla Provincia, al Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo e alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno.
LETTERA APERTA
AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO
e, p.c., ai Capigruppo consigliari
Come oramai noto, l’Amministrazione Comunale di Marciana Marina (Isola d’Elba – LI), ha approvato, a maggioranza, il 17 marzo 2016, il Piano Regolatore Portuale e la variante al Regolamento urbanistico per la cosiddetta “riqualificazione” del porto turistico di Marciana Marina.
A tale proposito, e con esclusivo riferimento alla documentazione ufficiale pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Marciana Marina, riteniamo necessario chiedere chiarimenti sulle posizioni realmente assunte o avallate degli Enti interessati.
Nel documento “Valutazione Ambientale Strategica - Rapporto Ambientale e Relazione di Incidenza Ambientale – AV01 AN REL”, alle pagine 136-139, si legge testualmente , quale contributo tecnico da parte di Codesta Provincia (Delibera 4/5/2010 ) la richiesta argomentata di approfondimenti richiesti/indicazioni in merito a :
impatti della realizzazione delle opere sull'evoluzione morfometrica del litorale
invarianza della linea di costa (“anche l'orizzonte percettivo paesistico che si estende per la profondità di 1 km nell'entroterra, l'orizzonte percettivo paesistico visivo marino, rappresentato dal contesto mare-costa e esteso per una profondità in mare di 12 miglia nautiche”)
garanzia della qualità delle acque di balneazione: “sarà necessario adeguare la rete fognaria alle nuove infrastrutture previste in occasione delle opere in progetti” (….omissis…) e “informazioni più dettagliate in merito ai tempi di adeguamento dell'impianto di depurazione, in relazione a quelli di realizzazione delle nuove strutture”
specifiche misure di inserimento paesaggistico per le attrezzature portuali e diportistiche, in considerazione del delicato equilibrio tra attrezzature per la nautica e qualità della balneazione
impatti sull'economia portuale (“confronti tra la situazione attuale ed i futuri scenari sulla base di proiezioni economiche riconosciute”) e impatti sul mondo del lavoro (“Analisi dell'impatto sul mondo del lavoro calato nella realtà elbana”).
E’ AL CORRENTE, LA PROVINCIA, CHE NULLA DI TUTTO CIÒ È STATO PRESO IN CONSIDERAZIONE OD ESEGUITO ?
Come è possibile che il procedimento di adozione e di successiva approvazione del Piano Regolatore del porto, abbia, invece, potuto proseguire indisturbato il proprio cammino, nonostante quanto sopra e tutte le osservazioni presentate ?
La Provincia è stata informata del fatto che il progetto non stava tenendo in alcun conto delle sue indicazioni ? Tutto ciò premesso,
CHIEDIAMO
un pronunciamento chiaro della Provincia e, pur nel rispetto dei ruoli istituzionali di tutti gli Enti coinvolti, un suo deciso intervento per evitare un vero e proprio scandalo paesaggistico e socio-economico, prima che i danni maturino irrevocabilmente.
LETTERA APERTA
ALL’ON. MINISTRO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO
e ALLA SOPRINTENDENZA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI PISA E LIVORNO
Come oramai noto, anche alla luce della rilevanza assunta sui media nazionali, regionali e locali, l’Amministrazione Comunale di Marciana Marina (Isola d’Elba – LI), ha approvato, a maggioranza, il 17 marzo 2016, il Piano Regolatore Portuale e la variante al Regolamento urbanistico per la cosiddetta “riqualificazione” del porto turistico di Marciana Marina.
Tale unilaterale approvazione, oltre ad avere ricevuto inascoltata opposizione nel Consiglio Comunale, è stata immediatamente criticata, nei contenuti, da larghissima parte della cittadinanza (mai adeguatamente informata e coinvolta), dal locale Comitato per il Porto, dalle categorie economiche, da Associazioni ambientaliste e culturali.
A tale proposito, e con esclusivo riferimento alla documentazione ufficiale pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Marciana Marina, riteniamo necessario chiedere chiarimenti ed interpretazioni sulle posizioni realmente assunte degli Enti in indirizzo.
Nel documento “Valutazione Ambientale Strategica - Rapporto Ambientale e Relazione di Incidenza Ambientale – AV01 AN REL”, a pagina 142 si legge testualmente , quale “indicazione da seguire”, da parte di Codesto Ministero e di Codesta Soprintendenza: “Si fa, comunque, presente, a solo titolo informativo, che questa Soprintendenza ritiene di poter esprimere sin d'ora il suo dissenso alla realizzazione di opere in cemento a mare, che dovranno, invece, essere realizzati utilizzando solo grossi massi naturali della zona, in modo che rispondano ai requisiti funzionali di sicurez.za e di aspetto estetico e paesaggistico idoneo all'ambiente marino protetto.
Questo ufficio esprime, inoltre, il suo dissenso anche per la realizzazione di opere in cemento e in muratura in corrispondenza della spiaggia, dell'area demaniale e della costa, che dovranno, invece, avere le caratteristiche naturali e di reversibilità e quindi prevedendo l'utilizzo solo di materiale naturale (pietra del luogo naturale, legno marino ecc.), evitando perciò le gettate in c.l.s. che non garantiscono la conservazione della naturale immagine della zona.”
Nel progetto approvato a maggioranza dalla Amministrazione comunale sono previste, al contrario, opere a mare in cemento, per una superficie complessiva di oltre 3.000 metri quadrati, praticamente mezzo campo di calcio nel bel mezzo di una delle più belle rade del Mediterraneo, oltre ad edificazioni sulla testata dei nuovi moli ed a pesanti scavi e dragaggi proprio sotto il monumento simbolo del paese, la “Torre”, per sistemarvi improbabili “gru a scomparsa”.
E’ proprio questo che intendeva la Soprintendenza?
Come è possibile che il procedimento di adozione e di successiva approvazione del Piano Regolatore del porto, abbia, invece, potuto proseguire indisturbato il proprio cammino ?
La Soprintendenza, in particolare, è stata informata sul fatto che il progetto non stava tenendo in alcun conto delle sue indicazioni ? ovvero ha accettato il mancato rispetto di tali indicazioni ?
Ci chiediamo se non sia proprio questo un caso emblematico di tutela del paesaggio italiano, ed elbano in particolare, missione riconosciuta di una Soprintendenza sempre meritoriamente attenta a tale aspetto.
Tutto ciò premesso,
CHIEDIAMO
un pronunciamento chiaro del Ministero e della Soprintendenza e, pur nel rispetto dei ruoli istituzionali di tutti gli Enti coinvolti, un deciso intervento per evitare un vero e proprio scandalo paesaggistico, prima che i danni maturino irrevocabilmente.
Firmato
Lista civica Insieme
Legambiente Arcipelago Toscano
Italia Nostra
Comitato cittadino per il porto