Nei giorni scorsi gli otto sindaci dell'Isola d'Elba hanno assunto un'ordinanza che sancisce “il divieto di sosta h24, dal 14 Luglio 2016 al 31 dicembre 2016, su tutto il territorio comunale per ogni forma di campeggio o accampamento con caravan, roulotte, tende, mezzi meccanici e simili, attrezzati e trasformati in abitazione e/o insediamenti non autorizzati”.
Negli anni settanta-ottanta, di fronte al fenomeno dilagante del campeggio irregolare, sull’Isola furono emanate ordinanze simili, anche se consentivano di montare una tenda in prossimità di una casa di civile abitazione dove si consentisse l'uso dei servizi igienici e l'accoglimento dei rifiuti organici.
Il sindaco di Portoferraio ha approfittato di questa nuova ordinanza “comprensoriale” per fare accompagnare, scortate dalle forze dell'ordine, due famiglie di etnia rom al traghetto, e ha rispedito quelle persone sulla terraferma poiché campeggiavano fuori da ogni regola.
Chiedo allora al mio amico e coetaneo Mario Ferrari se lo stesso trattamento lo riserverà a tutti i campeggiatori abusivi, anche se fiorentini, piemontesi o lombardi. A regola sì, ma io credo proprio di no! Intanto quell’azione preventiva mi fa ricordare l'aforisma di Bertolt Brecht: “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano (...) Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare”.
Se poi quelle persone di etnia rom avessero commesso dei furti, o altri delitti, era compito solo e soltanto della polizia giudiziaria arrestarli e spedirli al carcere circondariale delle Sughere.
Lorenzo Marchetti