Egregio sig. Rossi,
ho letto lunedì 19 Settembre i sei punti critici che la sig. ra Rota ha segnalato su Elbareport.
Il più grave per lei è il mare dell'Elba, a suo dire ammalato.
A seguire, sempre a suo dire, la perdita di bellezza delle spiagge di Cavoli e di Sansone, le reti fognarie, i parcheggi delle spiagge più frequentate, la carente azione della Guardia costiera (ho una barca e quest'estate sono state controllato due volte, una volta dalla Finanza e una volta dai Carabinieri) ed infine con foto di apertura i Lavatoi pubblici di Rio nell'Elba, che, a suo dire, sarebbero in uno stato di sporcizia e abbandono.
E' evidente che le cose non hanno modo di essere paragonate, le altre ben più gravi, le mie invece con tanto di foto che non rappresentano la situazione, anzi la rappresentano bene: la vasca con sedimento naturale di rena, trasportata dall'acqua, i passaggi laterali ben puliti perché spazzati ogni giorno dai nostri operatori e una situazione maleodorante perché qualcuno poco prima, probabilmente, aveva fatto i suoi bisogni poi cancellati da un intervento il giorno successivo.
Se questo deve essere lo scoop del giorno sono deluso da lei insieme ai suoi lettori.
Vada pure a vedere e magari sono lieto di accompagnarla in giro per il Paese per scattare foto attuali.
Certamente nei 16 Kmq di territorio ci saranno angoli dove l’obbiettivo troverà cose da fare risaltare negativamente dopo anni di trascuratezza.
Ma il Paese è ben tenuto e pulito grazie alla cura giornaliera di coloro che si stanno prodigando.
Sono loro che devo difendere più che la mia immagine di Amministratore.
Lei per colpire me calpesta il lavoro di tanti che tutti i giorni sono impegnati e questo non mi sembra giusto.
Claudio de Santi
(Sindaco di Rio nell'Elba)
Gentile Signor Sindaco, temo che non abbia capito, e per chiarezza vado per punti anche se in ordine sparso:
a) Non è nelle mie corde la "filosofia dello scoop", "scoop" peraltro è un termine che ho così antipatico che evito perfino di usarlo;
b) I criteri di impaginazione di Elbareport sono tali che non sempre quello che viene messo in copertina è necessariamente "la cosa più importante", ma semplicemente la notizia che per una somma di considerazioni (grafiche comprese) riteniamo adatta ad aprire il giornale;
c) Un'altra linea che teniamo è quella di redazionare il meno possibile, proponendo quando lo si può, i testi integrali degli interventi che ci vengono inviati, e, nel caso che che il direttore o la redazione, ritengano di aver qualcosa da dire o commentare, sulla base di conoscenze o competenze, chiosare a margine, in modo che il contenuto sia perfettamente distinguibile ed attribuibile. Tale atteggiamento lo abbiamo sempre tenuto anche nei confronti di tutte le comunicazioni ufficiali Sue e della Sua amministrazione che gentilmente ci sono state inviate;
d) Il testo inviato dalla Sig. Rota non è stato minimamente da noi commentato, e quindi rappresenta il pensiero (critico) della scrivente. Punto;
e) Mi lasci notare che a seguito ed a commento di quell'intervento ne abbiamo registrati e pubblicati altri, assai dissonanti ai quali è stato dato buono spazio e rilevanza, così come facciamo con il Suo oggi. Quindi la Sig.ra Rota ha espresso le sue valutazioni, altri e Lei le vostre, saranno cittadini ed ospiti di Rio Elba a giudicare chi ha ragione;
f) Ritengo assolutamente fuori luogo la sua affermazione circa una mia intenzione nientedimeno che di "calpestarla" e così facendo inficiare il lavoro di altre persone.
Fuori dei punti, Sindaco, i miei lettori non mi paiono molto delusi (non sarebbero in costante crescita) del prodotto che loro offriamo, forse perché capiscono che un organo di informazione - quando fa il suo mestiere - è uno strumento del controllo democratico dei cittadini - ed ha il dovere di esercitare e raccogliere critiche nei confronti delle istituzioni (supplendo spesso al ruolo di minoranze che latitano).
E per essere chiari le personali convinzioni di chi informa per professione non devono influire nello spazio e nella dignità che si dà alle idee degli altri, ne sono così convinto, che non solo ho dato visibilità a chiunque si rivolgesse al giornale senza acrimonia e nei limiti della decenza, ma pure da essermi ritrovato spesso ad esprimere i giudizi più duri nei confronti di coloro che mi erano umanamente e politicamente più vicini: l'aver contribuito alla elezione di Roberto Peria non mi ha impedito di esprimere valutazioni terrificanti sulla sua politica urbanistica, tanto per fare un esempio, né ho fatto sconti più recentemente a Lorenzo Lambardi, pur considerandolo una delle poche interessanti "novità" nel complessivamente depresso panorama umano (opinabile mia convinzione, si intende) delle classi dirigenti isolane.
Se faccio bene o meno, correttamente o meno, il mio lavoro lo diranno i lettori.
Tutto ciò premesso, mi auguro Signor Sindaco che il suo paese, al quale mi sento molto legato, veda migliorare la sua immagine (al meglio, come al peggio, non c'è mai fine).
La saluto
sergio rossi