Il Circolo culturale Sandro Pertini dell'Elba, come ricordato in altre occasioni, non è un organismo politico, si occupa, da statuto, dell'attualità per animare il dibattito culturale tendendo prioritariamente a favorire impegni utili alla formazione dei giovani. Ora non può non intervenire sui gravi problemi della sanità, del pianeta scuola o più in generale sui servizi di vario tipo di cui l'isola d'Elba viene privata. Il concetto di insularità non riesce ad essere capito, concepito o accettato oltre Canale ai vari livelli e chi di dovere non tiene conto delle reali esigenze di un territorio isolano. Esiste una precisa non volontà di rispondere ai bisogni della gente, da parte di ogni Ente che ha poteri decisionali in merito? Viviamo una crisi economica di grande portata, che incide ancora di più sul nostro territorio. Una crisi generale con radici nel potere politico e finanziario. Dopo anni di abusi o errori, certo potere, a livello mondiale e nazionale, cerca di rimediare allo sconquasso socioeconomico creato. Le masse non sono state in grado, anche attraverso le associazioni o gli organismi che dovrebbero tutelare l'interesse delle stesse, di contrastare le assurdità create e sono prolificati gravi squilibri, guerre, fame, disuguaglianze in ogni parte del pianeta, e nell'Italia per la sua parte. I rimedi che si stanno attuando, per tentare di riequilibrare la situazione sociale ed economica, rimangono ingiusti e si fanno interventi che non vanno dalla parte dei più deboli della società e rimangono pressoché inalterati i vantaggi di chi può e di ogni classe privilegiata, con in testa i parlamentari. Tutto ciò non è accettabile; occorre pretendere il rispetto dei principi fondamentali della nostra Costituzione, ancora largamente non applicati. Nello scenario dell'isola d'Elba non sono accettabili i tagli per sanità e scuola, il caro traghetti, le problematiche legate ai rifiuti che portano a spese milionarie, le deficienze nell'apparato idrico che immette nelle case acqua con tracce di arsenico e via dicendo. I cittadini, attraverso i loro rappresentanti, debbono pretendere giustizia, devono riuscire a risolvere radicalmente tali aspetti e allo scopo i sindaci, i consigli comunali, devono muoversi verso le soluzioni certe delle problematiche. Importante l'azione dei Comitati che ricordano a chi di dovere le ovvie necessità elbane e i diritti. Non è più tempo di rinvii: la politica locale, i sindacati e le altre forze sociali, devono unirsi in un'unica rivendicazione, per dare all'isola d'Elba quanto le spetta, se non vogliono passare alla storia per la loro incapacità di raggiungere equità e progresso.
Circolo Sandro Pertini Isola d'Elba