A seguito di una riunione sul tema del referendum, la segreteria del circolo Pd di Marciana Marina spiega perché voterà Si .
Il progetto che ha visto nascere il partito democratico con Veltroni, aveva in se l'idea riformatrice e progressista alla quale abbiamo aderito con entusiasmo e nella quale ancora crediamo.
Un passo in avanti in questa direzione si avrà proprio attraverso il Si al prossimo referendum costituzionale.
Il bicameralismo paritario che con il referendum abbiamo la possibilità di eliminare, ha rappresentato un inutile zavorra per il nostro paese, Camera e Senato che svolgono lo stesso lavoro ci hanno portato a inutili ritardi e hanno tolto agli elettori il diritto di vedere realizzati i programmi e i progetti politici per i quali avevano votato.
Le maggior parte delle volte le proposte di legge, vengono snaturate nel Ping-Pong tra le due camere e i tempi allungano o lasciano sospesi tutti gli iter legislativi.
La revisione del 2001 del titolo V, quello che dispone i rapporti tra Stato e Regioni, ha creato inutili disagi ai cittadini e all'impresa con i molti conflitti e gli inevitabili ricorsi sulle leggi e le competenze degli enti, riteniamo che riportare allo stato i temi sui diritti fondamentali riporti chiarezza e rappresenti un ulteriore fonte di risparmio di tempo e denaro per tutti.
L'abolizione del CNEL ( consiglio nazionale dell'economia e del lavoro) costituito con la legge 33 nel 1957 e che in tutto questo tempo ha dato luce solo 14 disegni di legge sui temi di sua competenza, va in direzione dello smantellamento del poltronificio e a favore del risparmio e rappresenta un segnale forte proprio nella direzione della cancellazione di privilegi e sprechi, temi che alcune forze politiche hanno usato come cavalli di battaglia dei loro programmi, rinunciandovi ora quando questi obbiettivi si possono concretizzare realmente con il Si al prossimo referendum.
Se vince il No tutto rimane immutato, verranno vanificati i sacrifici di questi anni di crisi che tutti i cittadini hanno fatto perché sarà inevitabile un ritorno al passato, in più la nostra posizione in ambito europeo che da paese che può solo subire imposizioni é diventata la posizione di un paese che può e deve dare indicazioni sulle linee di politica europea, verrà sicuramente compromessa perdendo quella credibilità che dovevamo garantire attraverso il percorso delle riforme.
Noi quindi votiamo Si al futuro, per un' Italia meno impigliata nelle trame della burocrazia, un' Italia che corre e non che fa ricorsi, un' Italia più efficiente e più forte in Europa.
Segreteria Pd Marciana Marina