Caro Mario,
grazie del tono confidenziale con cui mi ragguagli sui 23 stalli per la sosta delle autovetture destinati all’Arma dei Carabinieri davanti alla attuale Caserma.
L’Amministrazione comunale, quando decise di costruirla (non ricordo bene, ma all’incirca 40 anni fa), ritenne di non inserire nel progetto il terreno antistante che fu destinato invece a pubblico parcheggio. Con l’Arma fu concordato di garantire un ampio spazio intorno al nuovo edificio, ben protetto, per ragioni di sicurezza, da un muro di cinta e di realizzare anche un parcheggio interrato.
Mi fai sapere che, da “tempo immemorabile”, sarebbero stati assegnati ai Carabinieri i 23 posti. Sinceramente non me ne ero mai accorto, anche perché all’interno degli spazi destinati agli automezzi non erano mai state scritte le due consonanti CC che, invece, sono state apposte, per la prima volta, con la nuova segnaletica; che, dunque, non è stata, come tu dici, solo “rinfrescata”.
Ma se è stato deciso di inserire negli spazi gialli le due CC, allora vorrei non vederli occupati da autovetture private.
E’ del tutto evidente, caro Mario, che quei posti, non sono riservati agli automezzi di proprietà dell’Arma, ma a quelli dei suoi dipendenti.
Fai un generico richiamo alla Corte costituzionale per sostenere la legittimità della rinnovata destinazione del parcheggio. Ma quali sono “gli interventi”, le sentenze della suprema Corte? Vorrei saperlo, può darsi che qualcosa mi sia sfuggito.
Io ho letto e riletto l’art.7 del Codice della strada, che non mi risulta sia stato dichiarato incostituzionale; quindi è ancora in vigore ed attribuisce ai Comuni la potestà di “riservare limitati spazi ( nota bene:limitati !) alla sosta dei veicoli DEGLI ORGANI DI POLIZIA STRADALE e non dei dipendenti di tali Organi.
A sostegno della mia opinione mi limito solo a citare la Circolare del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti n°9 del 2009, dove potrai leggere che “ I Comuni devono riservare spazi per la sosta UNICAMENTE ai veicoli APPARTENENTI agli Organi ed ai Soggetti previsti dall’art.7 comma 1, lettera d) del Codice.; viceversa le ordinanze comunali che destinano spazi ad altre categorie di utenti sono illegittime. Spesso i Comuni hanno interpretato la citata disposizione in maniera estensiva confondendo l’interesse pubblico con l’utilità di alcuni soggetti che, anche nel caso in cui rivestano importanti cariche pubbliche, NON POSSONO GODERE DI ALCUN PRIVILEGIO sulle strade pubbliche”.
Certamente una Amministrazione comunale deve tenere in considerazione le esigenze di chi quotidianamente lavora, con sacrificio ed anche mettendo a rischio la propria persona, per garantire la sicurezza dei cittadini. L’ho sempre pensato. Se vai a consultare l’archivio dell’Ufficio Tecnico ne potrai avere conferma. Scoprirai quale Amministrazione pensò di costruire una nuova e più funzionale Caserma; decise di acquistare il terreno necessario che era di proprietà privata; conferì incarico ad un libero professionista per la redazione del progetto esecutivo e lo approvò, così avviando il procedimento per l’appalto e l’esecuzione dei lavori.
Concludo ringraziandoti comunque per la risposta, anche se non mi ha soddisfatto. Gradirei molto andare oltre il confronto a mezzo stampa ed incontrarmi con te per discutere sulla legittimità o meno delle non poche riserve di posti che sono state stabilite non solo dal Comune, ma anche dalla Autorità portuale. Coinvolgendo anche la Prefettura che, quattro anni fa, mi annullò un verbale di contravvenzione dell’Arma dei Carabinieri. Avevo parcheggiato l’auto in Calata, davanti alla vecchia Caserma.
Con un tono ancor più confidenziale, cordialmente ti saluto
Giovanni