La consueta campagna pubblicitaria nazionale del gruppo Moby-Toremar-Tirrenia, in vista della stagione estiva, il risultato di far parlare di sè l'ha certamente ottenuto.
La scelta di puntare sullo slogan 'navigare italiano', (che vista dall'Elba potrebbe anche essere letta come pubblicità comparativa con la francese Corsica Ferries) è infatti diventata virale sui social, pronti a criticare quello che a molti è parso un protezionismo dal sapore discriminatorio, complici anche le nebbie non ancora diradate della recente campagna elettorale.
Gli slogan 'Il nostro personale? E' tutto italiano!' e 'Scegli solo chi naviga italiano' che appaiono a corredo della foto di una graziosa marittima, in un'intervista all'ANSA sono invece rivendicati dal patron del Gruppo Onorato come un atto dovuto, di riconoscenza, verso lo Stato, in quanto “le compagnie italiane godono, con una vecchia legge del 1998, della quasi totale defiscalizzazione e in più hanno l'esenzione al pagamento di contributi per i propri dipendenti“.
L'impegno a 'navigare italiano' viene quindi giustapposto nell'intervista all'atteggiamento di Confitarma (l'associazione armatori), additata, assieme alla 'condiscendenteTriplice', per “imbarcare a stipendio da fame marittimi extracomunitari al posto di quelli italiani”.
Materia, parrebbe, per le purtroppo esigue forze dell'ispettorato del lavoro.
CR