Come noto alla cittadinanza nella mattinata di mercoledì 22 febbraio i “Comitati Cittadini pro-sanità Elba” parteciperanno, insieme alla Conferenza dei sindaci e al direttore generale della Asl Livorno Monica Calamai, al tavolo dei lavori che ha come oggetto la discussione e redazione del nuovo Piano Sanitario locale e che prevede il ripristino dello stato di efficienza dei servizi sanitari dell'Ospedale e del Territorio, drasticamente ridotti negli ultimi cinque anni.
Sul tavolo le richieste sintetizzate nel documento del 28 ottobre scorso stilato dagli stessi Comitati e Sindaci e avvallato e condiviso dall'Azienda Livornese e dallo stesso assessore regionale Scaramuccia, per le quali è stata ribadita la inderogabile necessità di fissare delle scadenze per l’effettiva attuazione dei punti in essere e che in breve sintesi riguardano:
a)Ospedale
b)Territorio
c)Prestazioni Ambulatoriali
d)Riabilitazione
e)Ripristino normalità dei servizi
Nonché la redazione di un progetto specifico per l'Elba (e Arcipelago Toscano?) che tenga conto delle peculiarità dell'Isola.
Le deficienze del sistema sanitario locali sono ormai sotto gli occhi di tutti, di chi le ha vissute sulla
propria pelle e di chi ne è venuto a conoscenza grazie alla capillare campagna d'informazione promossa dai comitati sia mezzo stampa che attraverso assemblee cittadine e social network.
Affidarsi esclusivamente all'iniziativa dei nostri sindaci o dei Partiti nella conferenza aziendale può non
bastare ed è proprio grazie all'interessamento e alla spinta dei cittadini elbani (che con l'imponente manifestazione del 7 ottobre scorso hanno palesemente espresso il loro interessamento per una materia così delicata, complessa e vitale) che ancora uno spiraglio è aperto per ricomporre una situazione non ben gestita e sottovalutata dalle dirigenze aziendali e politiche del territorio.
I Comitati inoltre, in un'ottica di trasparenza e di rendicontazione della spesa pubblica e per contribuire al miglioramento stesso del Progetto Sanitario Elba con proposte concrete di ottimizzazione delle spese, appoggiano e sostengono la Conferenza dei Sindaci elbani nel richiedere all'Azienda ASL che siano rese pubbliche le spese analitiche sostenute per la sanità dell’Elba e per l’ospedale di Portoferraio nel periodo 2006/2011, (in base agli art.12-26-37-125-126-127comma4 della Legge Regionale 40/2005), compresi gli stipendi versati al personale medico ed amministrativo nonché le spese per i servizi di supporto
(trasporti, pulizie lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria).
Si chiede che vengano resi noti anche l'ammontare di tutti i fondi pubblici stanziati per l’ospedale di Portoferraio nello stesso quinquennio.
I Comitati Cittadini Pro-Sanità Elba, a seguito della verifica di mercoledì 22 febbraio, chiederanno un incontro con i rappresentanti delle Associazioni di Categoria, i Partiti, i Sindacati e la Società Civile insulare affinché si possa definitivamente studiare una strategia comune nel caso che la ASL 6 e la Regione Toscana non dovessero rispettare gli accordi presi come sopra citati dal documento del 28 ottobre.
Non è solamente a rischio la nostra salute in quanto residenti ma la stessa sicurezza degli ospiti vacanzieri che potrebbero non sentirsi più tutelati nella loro permanenza, mettendo così a rischio lo stesso comparto turistico.
C'è da sottolineare ancora una volta l'unicità e vulnerabilità della nostra situazione territoriale: ci vediamo infatti troppo spesso considerati nel capitolo "piccole isole" o "isole minori", ma non siamo un'isola minore.
Esclusa l'isola di Sant'Antioco, che è collegata da un ponte alla Sardegna, dopo l'Elba per grandezza c'è Pantelleria, che non arriva a 8000 abitanti, eppure ha un ospedale che non verrà chiuso e un aeroporto efficiente. (a.marsala.it/cronaca/sanita/item/55719-asp-lospedale-di-pantelleria-non-chiude.html),
I Comitati per la Sanità non cedono sull'indispensabilità di un ospedale efficiente e ben organizzato in tutti i suoi reparti, dotato di una vera "ortopedia", "cardiologia", "radiologia" e "rianimazione", oltre, naturalmente all'irrinunciabile reparto di "maternità".
NON SIAMO UNA DELLE TANTE ISOLE MINORI!
SIAMO LA TERZA ISOLA MAGGIORE D'ITALIA, oltre che vetrina promozionale internazionale per la Regione stessa !