La ASL Toscana nord ovest interviene per chiarire la situazione della sanità elbana che non corrisponde a quanto dichiarato dal Crest. “La rianimazione e la sub intensiva – afferma la direzione – per legge non sono strutture previste in ospedali di base come quello di Portoferraio.Per garantire l’assistenza, in casi particolarmente impegnativi, sono stati previsti, all’interno della medicina, 10 letti monitorizzati di alta intensità assistenziale. Per quanto riguarda la cardiologia è stato pubblicato ieri (22 marzo) un bando per 20 ore di cardiologia, che dovrebbero essere ricoperte in tempi brevissimi, proprio per sopperire alla carenza in questa specialità”.
“La sede della guardia medica di Portoferraio – continua la direttrice generale - fu alienata nel 2012: di fatto la permanenza di una terza sede sull’Elba non era sostenuta dai parametri che regolano tale servizio, per cui sull’Isola sono presenti due sedi che coprono tutta l’Isola, senza particolari disservizi segnalati, mentre durante l’estate il servizio è rinforzato con l’istituzione della ‘guardia turistica’. Tale organizzazione fu ampiamente dibattuta e oggetto di un accordo inter-istituzionale anche grazie all’analisi dei dati che dimostrarono come due punti fossero sufficienti a ricoprire il fabbisogno”.
“Anche sul fronte dell’emergenza e urgenza, si ricorda che per quanto riguarda le patologie tempo-dipendenti, l’Elba sta sviluppando i programmi finanziati dai fondi ministeriali e regionali del progetto sulle isole minori ed aree a difficoltà di accesso della rete IMA STEMI e del TELE – STROKE che sono, fra l’altro, uno dei primi esempi a livello nazionale”.
Altro argomento citato dal Crest è inerente alle Case della Salute. Anche in questo caso dalla ASL sottolineano che la Casa della Salute di Rio è aperta ed operativa dal giorno 19 marzo scorso e quella di Campo nell’Elba è oggetto di prossima realizzazione in accordo con il Comune. Così come a Marciana, non mancano i medici di famiglia, dal momento che entrerà in servizio un nuovo medico in aggiunta a quelli già in servizio”.
Provvedimenti sono stati presi anche per supportare i malati oncologici che devono raggiungere Livorno o Pisa, infatti è stato stilato un protocollo, che sarà sottoscritto nei prossimi giorni, in collaborazione con i Sindaci e le Associazioni di volontariato dei trasporti locali.