Non è stato il remake della manifestazione popolare del 2012, ma venerdì 11 maggio l'Elba della salute, con particolare riferimento alle sorti dell'Ospedale, ha fissato alcuni paletti significativi, prima nella mattinata con il convegno dei pensionati CGIL sul potenziamento di cardiologia e poi, nel pomeriggio, con la Conferenza dei Sindaci (e i Comitati sull'uscio) a trovare finalmente un accordo sul 'minimo sindacale' da rivendicare alla Regione Toscana, in particolare sul pieno mantenimento autonomo del reparto di chirurgia e sulla base elbana per il Pegaso.
Il pregio della mattinata, promosso dal direttivo delle 'pantere grigie' elbane, con l'aiuto e la presenza dei vertici della sanità isolana, è stato senza dubbio quello di una sintesi - a un tempo 'popolare' e scientifica - sullo stato di fatto e le prospettive della cardiologia del nosocomio isolano.
A dare il via nella sala della Provincia, davanti ad un folto pubblico, il responsabile SPI CGIL Luciano Lunghi, ricordando opportunamente al folto uditorio come la categoria dei pensionati sia quella più vulnerabile quando si parla di salute, in particolare rispetto alle malattie cardiovascolari, con l'auspicio si mantengano e migliorino i servizi fondamentali nell'Ospedale e che la Casa della Salute, da poco attivata a Rio, sia solo la prima di altre sull'isola, servizi non certo di nicchia, avendo come riferimento gli oltre seimila ultrasettantenni che vivono all'Elba.
Al 'cuore' della questione ci è andato subito dopo il Dr. Mario Mellini, cardiologo per una vita a Pietra Ligure con i suoi 5 mila pacemaker applicati, che con affetto e competenza ha suggerito anche la sostenibilità finanziaria di una possibile UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica) con 5 specialisti – oggi è presente un solo cardiologo – sottolineando come la presenza di un tale servizio sarebbe determinante anche per attirare quote importanti di turismo della terza età. Spunti interessanti con i quali si sono confrontati gli interventi dello staff medico e dirigenziale di Ospedale e Distretto.
Di particolare importanza, come emerso dall' intervento della Dott.ssa Lara Frediani (Dirigente Medico presso la U.O.C. Emodinamica a valenza aziendale del Presidio Ospedaliero di Livorno) il recente inserimento dell' Elba nella 'Rete Infarto' di Livorno, un sistema organizzativo complesso che coinvolge il servizio 118, i reparti di Pronto Soccorso, le UTIC e le sale di Emodinamica 24/24 – 7//7 e, nel nostro caso, l' elicottero, che appunto raggiunge l' ultima tappa del percorso.
Un'organizzazione che ha l'obiettivo primario di ridurre i tempi di diagnosi e quindi di intervento (es. fibrolisi) entro l'ora, massimo due, dal manifestarsi dei sintomi: per questo motivo, si è detto, è DECISIVO rivolgersi subito al 118 invece che recarsi di persona al Pronto Soccorso, una procedura quest'ultima che allunga i tempi ed è seguita purtroppo dalla maggioranza degli infartuati; una situazione che rimanda alla necessità di una maggiore e puntuale informazione, oltre che ad incrementare la diffusione sul territorio di elettrocardiografi (e persone in grado di usarli), proprio per sfruttare al massimo "l'ora d'oro" salvavita.
Interessanti i dati forniti dal Dr. Gianni Donigaglia, Responsabile di Zona Distretto Elba.USL Toscana NordOvest, oltre che Presidente dell' Associazione Nazionale Sanitaria delle Isole Minori (al quale si deve, insieme alla D.ssa Frediani, l'inserimento dal 2016 dell'Elba nella Rete Infarto, con circa 120-130 casi l'anno di cui una trentina STEMI). La lettura dei dati ufficiali, a partire dall'attesa di vita media superiore a quella regionale (M 80,52 e F 85,55), ci dice che i tassi di mortalità per patologie cardiovascolari/circolatorie all'Elba, ( 370, 55) non sono consolatori rispetto alla media regionale (352,16), dati dei quali vi è consapevolezza e che spingono ad aumentare, appunto, gli sforzi per una maggiore prevenzione, oltre che di intervento efficace al verificarsi delle emergenze.
Al Dr. Alberto Iurato, unico cardiologo attualmente in forza all'Ospedale, è spettato di fare il punto realistico della situazione, in una Sanità che oggi è “ottimizzazione di risorse, centralizzazione delle specialistiche negli ospedali di 2° e 3° livello, uso della rete (specialmente per la cardiologia) e ritorno al medico ospedaliero che deve saper fare tutto”. L' arrivo di un altro cardiologo a 20 ore settimanali dovrebbe consentire (se il cardiologo attuale sarà destinato solo alla propria specializzazione, ndr), di portare a 58 ore la presenza complessiva, in grado di ridurre le liste di attesa. Fiducia, inoltre, basata sulla conoscenza delle ottime competenze cardiologiche dei colleghi internisti di Medicina, che h24 sarà garantita la presa in carico a livelli ottimali delle cardiopatie e sottolineatura di come il reparto alta intensità di Medicina (4 letti a monitorizzazione centralizzata) ed il personale consentano la gestione in sicurezza dei casi con, in caso di necessità, invio presso i centri emodinamici di riferimento.
Il Dr. Bruno Graziano, Direttore del Presidio Ospedaliero, ha infine riacceso i riflettori sull'importanza della prevenzione primaria sulle patologie tempo-dipendenti come appunto gli infarti o gli ictus, oltre che sull'obbiettivo (alla portata) di una formazione interna per poter praticare H 24 quell'importante supporto diagnostico decisionale -anche in sala operatoria- che è l'esame Ecocardio.
Un insieme di riflessioni che hanno fatto esprimere il coordinatore CGIL Elba Manuel Anselmi sull'importanza di dare seguito alla coesione di intenti emersa e che sembra aver trovato una sponda nella pomeridiana riunione dei Sindaci nel palazzo comunale della Biscotteria.
Sullo sfondo, la raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per integrare come segue l’art. 119 della Costituzione:
«Lo Stato riconosce il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità e dispone le misure necessarie e garantire una effettiva parità ed un reale godimento dei diritti individuali e inalienabili”.
CR
Nella foto di copertina la manifestazione pro sanità del 2012, nelle altre foto alcuni momenti della giornata di ieri (11 maggio 2018)