E' noto (e ci abbiamo scritto) l'aneddoto della donna di Patresi che negli anni '50 sentendo parlare dei turisti "che erano arrivati alla Marina...", e pensando che i medesimi fossero una novità gastronomica, incaricò di una piccola commissione il fattorino del pullman di linea: "Tonino me ne compreresti un mezzo chilo di questi turisti?"
Il magnifico Comune di Portoferraio si appresta a fare qualcosa di simile alla bizzarra ordinazione di quella antica ruspante signora, e pure senza la generica attenuante dell'ingenuità.
Lo si evince dalla lettura dell'Albo Pretorio, specificamente consultando una delibera di indirizzo della Giunta, la n°96 del 28 maggio che autorizza il multidisciplinare dirigente Parigi a procedere alla individuazione "di un soggetto al quale affidare l'incarico professionale di addetto stampa".
Ma in delibera si legge anche che "tramite procedura ad evidenza pubblica", si dovrà applicare per la scelta del soggetto (apparentemente solo) il criterio "dell'offerta economicamente più vantaggiosa" (!).
Insomma andrà a coprire un delicato ruolo (per il quale di norma necessitano comprovate capacità e titoli professionali) chi offrirà le sue prestazioni ad un prezzo più basso?
Ma che razza (anzi che cazzo) di ragionamento è?
Comprendiamo la fascinazione liberista che coglie la giunta più a destra e meno efficiente della storia ferajese, ma queste più che le regole del mercato (del lavoro) sono criteri da foro boario (mercato delle mucche, a beneficio dell'assessore). Cosa dobbiamo aspettarci in futuro, una guerra al ribasso tra (poveri) disoccupati per la copertura di incarichi pubblici di ogni sorta? Architetti a prezzi di saldo, ragionieri scontati del 50%?
Tra l'altro da diverso tempo è stato siglato in Toscana (interpretando il dettato della Legge 150/2000) un accordo tra Associazione Nazionale Comuni Italiani e Associazione Stampa Toscana per dare una mano ai Comuni che decidono di assumere personale esterno per i loro uffici stampa, e anche per la formazione dei relativi bandi.
Naturalmente l'accordo prevede che i Comuni affidino la scelta ad una apposita Commissione, di cui si propone che faccia parte un giornalista professionista.
Ma i maggiorenti ferajesi sono più ganzi, non possono tener conto di lacci, lacciuoli e protocolli, per loro evidentemente vale il criterio di "un tanto al chilo".