Siamo ben coscienti di quello che rappresenta, per la storia artistica elbana e non solo, Italo Bolano, maestro dei colori e pittore astrattista contemporaneo di grande livello. Per tale motivo siamo sorpresi dalla sua presa di posizione riguardo l’opera di un giovane contemporaneo che ha dipinto, in maniera magistrale, la facciata della scuola Tesei.
Sgombriamo subito il campo da qualsiasi equivoco o tentativo strumentale di minimizzare l’intervento. Federico “Crisa” Carta è uno dei maggiori artisti contemporanei di Street Art. Il giovane pittore muralista sardo ha già un curriculum di alto livello. Ritroviamo le sue opere, contraddistinte da uno straordinario tratto caratteristico, ad Atene, Parigi, Rio de Janeiro, Marsiglia, Mexico City, Lisbona, Napoli, Bologna, Cagliari e in altre numerose città. Per una piccola cittadina come Marina di Campo è indubbiamente un privilegio avere un’opera di tale livello, che arricchisce e dona prestigio all’edificio scolastico locale.
Il muralismo è una forma di espressione pittorica di grande valenza, ed è una delle forme d’arte collettiva che, indubbiamente, non solo abbellisce un edificio ma è espressione sociale che contribuisce all’arricchimento culturale di una comunità. Diego Rivera, Keith Haring, Paul Morrison, Jean Michel Basquiat, Bansky, sono solo alcuni degli artisti che hanno fatto, di questa arte, un linguaggio moderno di altissimo livello espressivo e Crisa è riconosciuto come uno dei maggiori esponenti della nuova generazione di muralisti.
Pensare che i murales abbiano, come obiettivo unico, quello di ravvivare periferie degradate o muri abbandonati di oscure stazioni, rappresenta veramente una visione distorta, se non riduttiva, di una espressione di arte che ha altissima dignità e valore sociale. I murales sono, al contrario, generalmente collocati in spazi molto frequentati e di rilievo per una città, proprio al fine di inviare il loro messaggio artistico e culturale, in un contesto più ampio e significativo possibile. Ed è proprio questo l’obiettivo del muralismo, forma d’arte per definizione popolare, quello di raggiungere chiunque, con immediatezza ed in maniera intuitiva.
Per questo l’amministrazione campese ha scelto di decorare, con lo straordinario lavoro di Crisa, la scuola Tesei con il duplice obiettivo di ravvivare uno spazio pubblico posto nel cuore del paese, quindi anche a forte flusso turistico, e di colorare una scuola, inviando un messaggio figurativo di alto valore educativo per i bimbi della nostra comunità, che sapranno sicuramente apprezzare l’intervento su quello che è, per definizione, edificio spesso incolore.
La presenza del bassorilievo di Bolano, che celebra le gesta di Teseo Tesei, non doveva rappresentare certamente un ostacolo, ma, al contrario, l’incontro tra due forme d’arte che rappresentano caratteri comuni, l’astrattismo, anche se espressioni generazionali diverse. Quindi, a nostro parere, un interessante quanto straordinario incontro tra generazioni di artisti.
Parlare di scempio o di aggressione all’opera di Bolano è indubbiamente strumentale e nasconde probabilmente una tendenza ad una chiusura intellettuale, forse un po’ provinciale, a quello che è un linguaggio artistico moderno, ormai universale.
A prescindere da quelli che sono i propri legittimi gusti personali, siamo molto soddisfatti che l’opera dell’artista sardo abbia incontrato il gusto e l’approvazione di molti nostri concittadini e turisti. Auspichiamo un ripensamento del Maestro Bolano, straordinario protagonista dell’arte figurativa elbana, che ha saputo esportare le sue opere in continente, trovando consensi in ogni dove.
Amministrazione comunale Campo nell’Elba