Con il voto unanime del Consiglio Comunale del 16 agosto scorso, la nuova RIO ha bloccato l'iter di vendita a privati dello storico 'Palazzo Governativo' situato a fianco dell'attuale Museo Minerario.
“Ci siamo avvalsi del diritto di prelazione (ex d.lgs 42/2004) - ci dice Mattia Gemelli, il giovane Presidente del Consiglio Comunale – affermando così la volontà unanime di preservare e recuperare le tradizioni riesi ed elbane”.
Ciò che non era stato possibile due anni fa (quando il Demanio dismise il fatiscente e inutilizzato bene pubblico) per l'Amministrazione di Rio Marina, per il costo vicino ai 400 mila euro, si è realizzato oggi unendo le forze.
“La destinazione non è ancora stata decisa- prosegue Gemelli- ma sarà coerente con la Storia che il palazzo simboleggia”. Non è difficile intuire che, per storia e collocazione, il recupero di questa importante struttura completerà e qualificherà la 'specializzazione mineraria' del versante elbano, magari ripescando la vecchia ma sempre attuale proposta degli anni '90 (Sindaco Antonini) di farne un presidio del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, ipotesi per la quale la Società del Parco Minerario aveva predisposto un progetto.
L'abitazione del fervente repubblicano fedelissimo di Napoleone Bonaparte, dal 1809 attivo Delegato alla gestione delle miniere per conto della Légion d'honneur (istituita da Napoleone nel maggio 1802 edi fatto proprietaria delle miniere), si appresta quindi a tornare agli antichi fasti, occasione magari utile anche per rinverdire la conoscenza della figura di André Pons de l'Hérault, che gli operai delle miniere chiamavano «nostro babbo», per l'interesse dimostrato al progresso sociale applicato alle doti di amministratore.
CR