A due mesi dal pensionamento dell'attuale primario di chirurgia (ed a meno di un anno dalle prossime elezioni amministrative di Portoferraio) il PD elbano chiama oggi pomeriggio (16e45, Sala Consiliare) l'Assessore regionale alla salute Stefania Saccardi e il consigliere, ex Sindaco di Piombino, Gianni Anselmi, a fare il punto. Non ci va a mani vuote, bensì con un documento nel quale, oltre a sostenere il concetto di 'rete aziendale' nel campo della specialistica, ribadisce anche: “Siamo fermamente convinti che non si può prescindere dal mantenimento delle strutture complesse di Medicina e di Chirurgia con il personale dedicato, che garantiscano, come hanno fatto finora e, nell'anno 2017 con sensibile incremento quantitativo e qualitativo della casistica, un adeguato livello di assistenza anche nell'ottica dell'emergenza-urgenza”.
In sostanza, poiché siamo su di un'isola dove può esserci per due o più giorni di fila un maltempo che impedisce all'elicottero di volare, dobbiamo avere autonomia di intervento; ergo, si faccia il concorso (magari non a vita ma per 'Facente Funzioni'), per il nuovo primario di chirurgia, mantenendo così all'Elba l'Unità Operativa Complessa con relativo budget, risorse che invece, in caso di Unità Operativa Semplice, (cioè 'rete' con Piombino) sarebbero altrove gestite. E siccome la salute – com'è giusto- non è questione partitica, su questa posizione, presente nel documento dei Sindaci elbani concordato l'11 maggio 2018, si trova anche l'attuale Presidente della Conferenza dei Sindaci sulla sanità, il primo cittadino di Capoliveri Ruggero Barbetti.
L'altra campana (vedi la lettera di Forza Italia ieri pubblicata) richiama invece come già prevista dall' Azienda (settembre 2017) la riorganizzazione dell’Unità Operativa Complessa della Chirurgia (U.O.C.) in Semplice (U.O.S.) al momento del pensionamento dell’attuale Direttore, sottolineandone l'aspetto riorganizzativo e non di declassamento e richiamando altresì la proposta dei Sindaci di 'una Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione con 4 posti letti di High care/subintensiva, in aggiunta a quelli già presenti nell’area di alta intensità della Medicina”.
In fibrillazione i Comitati per la sanità, con un ruolo storicamente importante nella difesa dei servizi ospedalieri elbani e che oggi temono che la coperta troppo corta delle risorse lasci scoperta l'Isola, sacrificata a campanilismi che, 'in continente' avrebbero meno ragione d'essere per l'offerta di servizi ospedalieri qualificati nel raggio di pochi km.
CR