Domenica si sono svolte le primarie aperte per la scelta del segretario del Partito Democratico della Toscana, una giornata che ha visto la partecipazione attiva di 45000 democratici. Numeri senza dubbio superiori alle aspettative ma certamente insufficienti per consentirci di affrontare le sfide che ci attendono nei tanti Comuni che andranno al voto nella prossima primavera.
Il risultato delle primarie ci consegna tuttavia un quadro chiaro: qualcosa sta cambiando, un processo di rinnovamento e superamento della vecchia classe dirigente è iniziato.
Non si è trattato solo di una festa democratica ma di un'aperta ed esplicita competizione per scegliere tra due diverse concezioni per guidare il Partito Democratico toscano. Ed è accaduto qualcosa di straordinario: un giovane di Piombino, Valerio Fabiani, sconosciuto ai più e mai ospite di salotti televisivi ma con al suo fianco un gruppo spontaneo di sostenitori appassionati quanto disinteressati, si è caricato sulle spalle l'impegno di percorrere tutta la Toscana con un messaggio centrato sulla necessità di un radicale cambiamento al vertice e di riscoprire identità e valori di un partito di sinistra.
Il quasi 40% raggiunto dalla nostra proposta politica è la dimostrazione che il Partito Democratico in Toscana non è più un blocco monolitico a sola trazione renziana. Laddove Matteo Renzi ha iniziato il suo cammino, nella città di Firenze, Fabiani riesce ad ottenere il 37%, vincendo addirittura a Siena, e ottenendo notevoli consensi in altre importanti città.
Anche nel nostro territorio il risultato è incoraggiante, pur scontando una permanente diffidenza nei confronti di un partito che con Renzi in questi anni si è allontanato dal proprio elettorato, che continua a vederci come una forza di conservazione e non di cambiamento.
La nostra proposta intende superare le divisioni e recuperare il popolo della sinistra ormai deluso e demotivato. Da qui vogliamo partire, aprendo anche in Val di Cornia e all'Isola d'Elba il cantiere per un nuovo centrosinistra aperto, plurale e civico.
Questo risultato inoltre rafforza il nostro territorio che consegna nuovamente alla politica regionale e nazionale un giovane dirigente espressione della nostra realtà territoriale.