Nella riunione del Coordinamento di giovedì 7 il Partito Democratico Elbano ha incontrato il presidente del PNAT Sammuri. Durante l'incontro il Presidente ha illustrato gli obiettivi strategici del bilancio di previsione 2013 ravvisando una capacità di spesa dell'Ente molto buona e unica nello scenario di tutti gli Enti Pubblici dove invece le risorse e i trasferimenti da parte dello stato sono diminuiti.Da questa premessa, e dopo aver constatato che il clima di dialogo e confronto sull'Isola con enti, associazioni, categorie è notevolmente cambiato in positivo, si è passati ad analizzare alcune proposte per rendere il PNAT un attore principale della promozione turistica per l'Elba e l'Arcipelago. Il passaggio da un'impostazione esclusivamente “conservativa” del PNAT ad un'idea “dinamica” e partecipativa delle realtà locali per lo sviluppo dell'Ente e del territorio passa da una riformulazione della legge 394. Una bozza di riforma, già depositata in Senato, prevede un maggior peso della Comunità del Parco, la presenza del mondo agricolo all'interno dell'Ente e processi più rapidi per l'adozione di strumenti di pianificazione, come ad esempio il Regolamento del Parco. Nel solco di un progetto di maggior partecipazione alla vita del PNAT il PD ha colto con favore la proposta di promuovere un vero e innovativo “Bilancio Sociale dell'Ente Parco” che metta in luce tutto ciò che è stato fatto dall'anno dell'istituzione dell'Ente ad oggi. Dopodiché la direzione ha chiesto chiarimenti sul futuro delle AMP (aree marine protette) e il Presidente Sammuri ha annunciato la loro istituzione nelle altre isole dell'Arcipelago al posto delle più restrittive zone di salvaguardia: “Non aumenteremo di un metro i perimetri delle zone di salvaguardia già esistenti – afferma Sammuri – ci limiteremo a cambiare la natura della protezione rendendo possibile, con le AMP, anche di livello “A”, escursioni subacquee guidate, cosa che invece oggi, con le zone di salvaguardia, non è affatto possibile fare.” Infine, il PD ha chiesto alcuni chiarimenti sul progetto di rimozione del Costa Concordia. Sammuri, in qualità di vice commissario alla gestione dei rifiuti, ha segnalato l'impossibilità di procedere con il “taglio” della nave per le enormi problematiche inquinanti che ne scaturirebbero: “La nave Concordia andrà al porto di Piombino per intero, così come è, in condizioni di massima sicurezza per tutto l'ambiente marino circostante, i tempi saranno un po' più lunghi ma la priorità è la tutela del mare e delle coste. Tutto il rifiuto è stato portato via e di questo siamo pienamente soddisfatti. ”