In riscontro alla nota di Legambiente secondo cui a Giannutri sarebbero in corso interventi, da parte dell’Ente Parco tesi a peggiorarne lo stato di conservazione naturalistica si evidenzia come non sia volontà del Parco attuare progetti che peggiorino le condizioni ambientali, ma anzi si intenda migliorare quelle attuali consentendo a chi già transita sull'isola di poterlo fare in modo sempre più corretto ed avendo a disposizione i servizi minimi indispensabili.
Per gli specifici temi evidenziati dagli amici di Legambiente, riguardanti progetti noti, approvati oltre un anno fa, l’Ente assicura la massima attenzione affinché nessun intervento sia impattante, ma che sia strettamente necessario al motivo per il quale è stato concepito. In particolare, il tracciato che va alla punta sud dell' isola, (dove si trova il faro), è già una strada percorsa da mezzi fuori strada di servizio, che proprio per assicurare la manutenzione alla struttura, saltuariamente vengono utilizzati allo scopo del trasporto dei materiali. Analoga situazione è quella che riguarda il tracciato che giunge alla punta a nord, ove era presente la vecchia pista di atterraggio; anche in questo caso si tratta di un tracciato già percorso dai mezzi di soccorso (antincendio ad esempio).
Questi due tracciati, già usati come strade anche se in modo sporadico, devono rimanere accessibili ai mezzi di soccorso e antincendio e pertanto si rendono necessari alcuni interventi che, se pure minimali, consentano il loro utilizzo in caso di necessità e ne limitino il deterioramento a causa delle piogge. Il progetto prevede, al di là della nomenclatura di gara e del possibile utilizzo di un mezzo meccanico, esclusivamente l'eliminazione di alcuni punti particolarmente difficoltosi anche per un mezzo 4x4 e l'utilizzo di sistemi naturali per lo scolo ed il drenaggio delle acque meteoriche; non si prevede alcun asfalto e nemmeno un allargamento della sede stradale o altre tipologie relative ad interventi irreversibili.
Come noto, parallelamente, il Parco nazionale Arcipelago Toscano sta portando avanti alcuni progetti tesi al miglioramento della fruizione dell'isola quali la realizzazione dei bagni pubblici, una migliore segnaletica, la ristrutturazione della cisterna romana di Monte Mario, che subì un importante crollo pregiudicando la capacità delle riserve idriche dell'isola. E' in corso il potenziamento della vigilanza attraverso le telecamere sia a mare che a terra, presso il sito archeologico della Villa romana. A questo si devono aggiungere i lavori in corso da parte della Soprintendenza di Siena per la ristrutturazione dell'ex immobile sito in cala Maestra, che oggi è stato completamente demolito e che verrà sostituito da un nuovo ambiente in grado di accogliere i flussi turistici e fornire le informazioni inerenti l'area protetta e archeologica.
Infine è recente l'accordo tra Parco e Comune di Isola del Giglio per la riqualificazione della zona centrale dell'isola interessata oggi da numerosi immobili fatiscenti che si trovano in prossimità dell'eliporto, ove è già stata realizzata la pensilina fotovoltaica che a breve dovrebbe entrare in funzione.
Il Parco crede che una fruizione più consapevole, più informata e con un buon utilizzo dei servizi guidati possa aiutare molto sia l'ambiente che il turista.
Le problematiche della piccola isola sono molte, ma l'attenzione che il Parco pone in essere per affrontarle è massima. Si ringrazia Legambiente per l'azione di stimolo nei confronti dell' Ente, cogliendone lo spirito positivo e propositivo che l'associazione vuole apportare alle azioni programmate.