Le Isole Minori italiane cercano risorse e progettualità in Europa. E’ stata firmata infatti nei giorni scorsi alla presenza di alcuni Sindaci - fra cui il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari - del Presidente ANCIM, di Greening the Island, della CRPM (Conferenza Regioni Periferiche Marittime) Commissione Isole, di rappresentanti di alcune Commissioni Europee, di una rappresentanza di Creta e di altri Enti, Istituzioni e forze economiche, la "Carta del Mediterraneo per un Area Vasta di Sviluppo Integrato", con al quale si chiede alla UE di considerare le isole del Mediterraneo, a partire da quelle iscritte al GECT (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) ArchiMed, Area Vasta ed Omogenea di Sviluppo delle Isole del Mediterraneo.
“Le isole, soprattutto i 35 Comuni delle piccole isole italiane – ha commentato il sindaco di Portoferraio, che è membro del Consiglio Direttivo nazionale di ANCIM - sono quasi tutti aree di crisi e tutti sono definiti aree interne ultra periferiche, quindi, al di là della loro appartenenza a Regioni, Convergenza o Competitività, nella nuova programmazione, andrebbero annoverate tutte tra le aree con maggiore intensità di aiuto”.
Inoltre, la definizione di Area Vasta ed Omogenea di Sviluppo delle Isole del Mediterraneo -a partire dalle isole aderenti al GECT ArchiMed- e quelle in via di adesione, potrebbe costituire quella innovazione che la stessa Unione Europea, proprio nella "Carta di Roma" del marzo 2017, auspica nella direzione di creare un assetto nuovo e più rispondente alle richieste dei territori locali e dei cittadini.
La firma di questo accordo servirà a contribuire ad elaborare un Documento Unico di Programmazione delle isole del Mediterraneo, oltre che ad individuare i primi progetti comuni da candidare a finanziamenti regionali, nazionali e comunitari.
“La ‘Carta del Mediterraneo’ – ha concluso Mario Ferrari - costituisce un altro tassello importante per la nostra crescita, anche nel contesto europeo”.