Ho letto in questi giorni, sulle cronache elbane, molti articoli riguardanti le difficoltà d’atterraggio dell’elicottero Pegaso, che presta il servizio sanitario di soccorso, arrivando sulla piattaforma posta sopra il nostro ospedale. Tali difficoltà sono dovute ai ripetuti guasti dell’ascensore porta lettighe, un disagio importante per i malati da trasportare. Ma esiste anche un altro caso che crea gravi difficoltà per i pazienti che devono raggiungere con l'elicottero altri luoghi di cura. Accade quando tale viaggio aereo è impedito per condizioni meteorologiche avverse, con forte vento. E caso ancora più sfortunato, ed è successo, può capitare contemporaneamente che pure i mezzi navali non possano viaggiare.
A monte di questi disagi preoccupanti, che si potranno ripetere, sta il fatto d'aver costruito l’ospedale nella sede attuale, che a mio avviso è del tutto sbagliata. Una costruzione realizzata dentro la città non va bene, mentre sarebbe stato più sensato utilizzare terreni in pianura, esistenti nella periferia di Portoferraio, come a San Giovanni o altre aree, dove erigere l'ospedale nuovo. Zone che non avrebbero avuto problemi per l’atterraggio dell’elicottero, in quanto poteva essere realizzata una piattaforma direttamente nel suolo, un' area ad hoc, dotata pure di un facile sistema di accesso al nuovo nosocomio periferico. E si potevano anche creare più spazi per l'accoglienza delle autoambulanze provenienti dai paesi dell’Elba e un vasto parcheggio auto.
La sede attuale del nostro ospedale è sbagliata, appunto perché posta su di una piccola collina, in mezzo ad altre abitazioni preesistenti e non c'è terreno disponibile per avere un più ampio parcheggio, che servirebbe per chi deve frequentare la struttura al mattino per fare degli esami, oppure per i parenti che arrivano nelle ore di accesso all'ospedale in visita ai ricoverati.
La sede attuale del nostro ospedale crea disagi anche di notte, quando le autoambulanze arrivano per portare i pazienti in codice rosso e usano la sirena che disturba tutti gli abitanti di quelle abitazioni intorno all'ospedale, per non parlare del forte rumore che provoca l'elicottero nelle fasi di atterraggio e ripartenza, in particolare sempre nella notte. Nel 2017 i voli furono 272 sui 365 giorni, quindi rumori reiterati. Inoltre, essendo stata realizzata la struttura di atterraggio sopra il quinto piano, dopo anni dalla costruzione del nosocomio, tale piattaforma non è stata progettata insieme ai muri portanti originari e ad ogni arrivo dell'elisoccorso che si appoggia in vetta, per cui si creano non trascurabili vibrazioni nelle parti dell'ospedale, in particolare in quelle degli ultimi piani del nosocomio e chissà potrebbero anche concorrere a provocare i guasti agli ascensori.
A mio avviso l’unico rimedio sarebbe quello di ricostruire l’ospedale in pianura, come è avvenuto in altre città (vedi Cisanello di Pisa e altrove) e l’attuale struttura potrebbe essere venduta a privati che potrebbero trasformare il tutto in un bell'albergo con vista mare. Una soluzione non facile da attuare, ma di certo le scelte fatte a suo tempo furono errate per i motivi che ho detto.
Mario Mellini
Confraternita di Misericordia Cavo