È finita. Ho aspettato fino all’impossibile che Leonardo Cardelli riuscisse a risolvere i suoi problemi personali, ma non c’è riuscito o non ha avuto la forza di combattere per farlo; perciò, ieri sera ha deciso di non rimanere in quello che è stato per anni il suo gruppo e che si presenterà alle prossime elezioni comunali che mi vedono candidato a Sindaco di Capoliveri.
Sinceramente fino all’ultimo ho pensato che il nostro rapporto non sarebbe finito e che avremmo continuato insieme, come abbiamo fatto in questi dieci anni, ad amministrare e a condividere tutte le scelte fatte fino a ieri.
Prendo atto, comunque, della sua decisione, nonostante non la condivida visti i buoni rapporti che da sempre ci sono stati fra noi.
I problemi si risolvono, si cambia idea, ci si ravvede, ma non si può cambiare squadra ogni volta con futili scusanti per nascondere chissà quale verità, ma la verità a volte è meglio non saperla.
D’altra parte, chi mi conosce sa che io non vado dove si vince, né tantomeno ho la presunzione di dire che “si vince dove vado io”. Sono rimasto sempre nella mia squadra, ho vinto e ho perso, dando sempre il mio contributo in entrambi i casi; ma so anche che quando ho perso, il danno non l’ho pagato io, ma tutti i capoliveresi. Ed è per questo che oggi, vedendo quello che sta accadendo, sono quanto mai convinto che non possa perdere, non per me, ma per quello che sicuramente accadrebbe.
Sono stato molti anni al fianco di Ruggero Barbetti, prima come assessore, poi come vicesindaco; a mio avviso, e non solo, un grande Sindaco, chiaramente con i suoi pregi e i suoi difetti, come tutti noi.
Ho studiato, ho osservato, ho imparato e appreso tutto quello che volevo e dovevo apprendere, mi sono confrontato nel rispetto dei ruoli e mi sono creato il mio spazio mettendomi a completa disposizione di tutti i capoliveresi nel mio ufficio, come in piazza, anche solo per un consiglio.
Ho rispettato tutti gli amministratori, di maggioranza e minoranza, ho sempre avuto un ottimo rapporto con tutti i dipendenti; insomma, ho sempre giocato per la squadra. A volte ho giocato bene, a volte male, ma sicuramente sempre per il Bene Comune. Amministrare diventa cosa difficile e la sfida dei prossimi anni lo sarà particolarmente. Amministratori non ci si improvvisa, ci si trova ad affrontare grossi problemi per il bene della collettività, problemi che bisogna affrontare e risolvere senza creare disagi ad attività e cittadini (vedi in questo momento il problema dissalatore). Sono certo, però, che la nostra squadra saprà tutelare e salvaguardare gli interessi di tutti i cittadini di Capoliveri.
Oggi il mio ruolo nella squadra, però, è cambiato, è tempo di fare l’allenatore e sono sicuro di essere pronto per la sfida.
Andrea Gelsi
Foto di copertina R. Ridi