Un successo l'assemblea pubblica indetta sull'onda del comunicato/appello alla responsabilità: sala gremita ben oltre la capienza (gli organizzatori avevano precauzionalmente portato delle panchette supplementari, tutte occupate) e gente in piedi nell'ingresso.
Numerosissimi gli interventi, tutti di spessore, dall'operatore turistico, alla giornalista ex dirigente portuale, passando per l'istruttore sportivo e la mamma di un ragazzo disabile, in una staffetta che si è protratta per oltre due ore di contributi tutti nella direzione delle cose da fare.
Poco spazio alla querelle politica, tanto alla visione del futuro del nostro territorio, con le parole d'ordine "ambiente", "Elba unita" e "non isolata".
È infatti emerso in modo inequivocabile che lo sviluppo debba passare dalla valorizzazione del nostro ambiente (che è il nostro patrimonio, non solo naturale ma anche culturale e sociale) inteso in modo unitario (superando quindi le divisioni amministrative attuali) e riconoscendo, ed anzi rilanciando, il ruolo dell'Elba nei contesti sovraordinati (regione, Stato, Unione Europea).
Uno sviluppo che deve passare innanzitutto attraverso l'attenzione verso le condizioni di vivibilità per i residenti (con un occhio di riguardo per le categorie deboli, vedi i disabili) e che attraverso ciò renderà l'Elba anche più attrattiva per i turisti. Infine, da non tralasciare, lo sprone da parte della platea all'impegno politico soprattutto da parte dei più giovani, con particolare riferimento alla prossima scadenza elettorale.
Appuntamento dunque alla prossima assemblea, di taglio più operativo, a breve scadenza.