Si è svolto nel pomeriggio del 7 maggio, nella sala della Provincia di Viale Manzoni, l'incontro pubblico con i candidati sindaci di Portoferraio promosso da Legambiente. In una stanza gremita, tre dei quattro candidati si sono prestati a rispondere a dieci domande su temi riguardanti la cura dell'ambiente del capoluogo elbano, proponendo ciascuno il proprio punto di vista sviluppabile qualora venisse eletto. Brillava per assenza il candidato Di Tursi, sebbene alcuni membri della sua lista fossero presenti tra il pubblico. Le domande poste dalla presidente di Legambiente Maria Frangioni hanno spaziato dalle annose questioni del Centro Storico e della mobilità veicolare, alla questione del verde pubblico, espandendo poi l'occhio verso le spiagge bianche, la questione del Waterfront e della rada di San Giovanni, valutando la possibilità di espandere le aree marine protette alle zone di Schiopparello, le Prade e Magazzini.
Importante anche il tema della raccolta dei rifiuti, sulla quale le posizioni dei candidati sono state chiare. Laddove Zini (Cosmopoli Rinasce) e Meloni (Civica per Portoferraio) presentano qualche punto di incontro a livello progettuale, spicca il candidato Lanera (Concretezza e impegno) che propone soluzioni decisamente diverse e maggiormente impattanti sulla struttura cittadina. Partendo dalla valorizzazione del Centro Storico, Meloni non prevede tempi brevi per una riqualificazione della zona, ma punta a rendere centrale la Piazza quale luogo di aggregazione e a ridare alle Fortezze la loro reale importanza. Il tutto spostando gradualmente fuori dalla cinta muraria i parcheggi e migliorando l'uso dei mezzi pubblici non inquinanti. Lanera si pone in modo radicale per realizzare progetti già esposte sui media, con la sostanziale previsione di riportare Portoferraio al suo cinquecentesco stato originale insieme a una riqualificazione del molo Gallo come punto panoramico libero da auto e la creazione di una rotatoria che decongestioni il traffico all'inizio della Calata.
Infine Zini propone l'istituzione di una fondazione partecipata, ben diversa dall'attuale Cosimo De' Medici, che abbia il compito di gestire e rivalorizzare i beni storici appartenenti al comune, oltre a concordare con gli altri due candidati sulla progressiva eliminazione del traffico veicolare. Proprio di mobilità sostenibile dunque si continua a parlare, includendo anche la sentieristica e la gestione del transito pedonale. Lanera si proclama a favore di soluzioni ecologiche graduali che vadano a migliorare la qualità della vita e dell'aria dell'Isola tutta, cercando il più possibile di sostituire gli agenti inquinanti come il petrolio e incentivando soluzioni come il fotovoltaico. Sempre Lanera ritiene importante trovare alternative meno inquinanti coinvolgendo anche gli armatori.
Zini e Meloni concordano sull'istituzione di una mobilità sostenibile, con progetti finanziabili quali auto e biciclette elettriche e la creazione della ciclovia, concordando anche sulla riqualificazione del verde pubblico esistente mediante accurate analisi scientifiche, a partire dai sensori proposti da Meloni per i fumi dei traghetti in zona Porto per arrivare al piano di San Giovanni, dove sulla dibattuta questione dei pini abbiamo posizioni discordanti: laddove Zini tende a salvaguardarli cercando soluzioni che vengano incontro anche alla cittadinanza, Meloni è per la messa in sicurezza della zona, piantumando altrove alberi compatibili con l'ecosistema presente. Lanera propone invece una soluzione che, anche esteticamente, sia gradevole all'occhio del turista: una piantumazione immediata della zona portuale di attracco, che sia biglietto da visita per i turisti in arrivo, imponendola anche alle autorità portuali se necessario.
Discordanze anche per quanto riguarda la questione dello smaltimento dei rifiuti, dove Lanera lamenta l'inefficienza attuale del sistema ESA e chiede un piano che sia favorevole al cittadino sia per quanto riguarda l'abbattimento dei costi, sia per la facilità di differenziazione attivando capitali esterni.
Soddisfatti invece gli altri due candidati, con Meloni che propone l'installazione di telecamere in punti chiave per prevenire la formazione di discariche abusive.
Due candidati (Zini e Meloni) si pronunciano a favore dell'ottenimento dell'autonomia idrica insulare, cercando il dialogo con gli altri Comuni per quanto riguarda la questione del dissalatore, che non è solo di competenza capoliverese ma riguarda tutta la cittadinanza sul territorio.
Anche sulla fornitura di acqua potabile nelle strutture pubbliche quali scuole, enti e ospedali, l' intenzione è quella di educare i giovani ad un consumo responsabile, con la collaborazione del Parco, mirando anche ad eliminare perdite e sprechi tramite depurazione o, come proposto da Lanera, di separare il cloro dall'acqua, costruire pozzi per garantire un maggiore approvvigionamento e incentivare l'uso di bottiglie di vetro per rendere Portoferraio finalmente plastic free.
Sia Zini che Meloni, inoltre, sono favorevoli a continuare lo sviluppo dei progetti già esistenti per il Waterfront, senza aprire contenziosi con chi ha vinto il bando in precedenza. E' importante riqualificare l'area che va dalla Darsena a Magazzini, con particolare riguardo per le zone degradate e incentivare una industrializzazione strategica.
Vanno inoltre rispettate le sentenze emesse dal TAR per quel che riguarda la zona di San Giovanni senza alterare il borgo, scegliendo la costruzione di un approdo per piccole imbarcazioni -concordano Zini e Meloni- per arrivare all'ideale congiuzione di Centro e Rada.
Più preoccupato invece di mantenere l'equilibrio delle Terme il candidato Lanera, che vorrebbe evitare la costruzione del porto usando la zona dei cantieri già esistente e prefigura la creazione di un molo galleggiante frangionde allo scopo di creare due attracchi per le navi da crociera distanti dall'Alto Fondale. Ciò dovrebbe anche alleggerire il transito veicolare nel Centro Storico. Si passa poi alla questione della tassa di sbarco, dove ancora una volta Zini e Meloni assumono posizioni simili che coinvolgano tutti i comuni, evitando la distribuzione a pioggia dei proventi ottenuti. I tre candidati, per una volta in accordo, propongono che sia Portoferraio a fare da comune capofila, con Zini che si dichiara favorevole a scindere il contributo vero e proprio dal GAT, che servirà invece per potenziare l'accoglienza turistica.
Infine, le ultime due domande poste dalla presidente Frangioni erano relative:
-all'istituzione delle aree marine protette e la valorizzazione delle Coste Bianche,
-alla creazione di una nuova area costiera protetta per emergenze paesaggistiche, naturalistiche e archeologiche, che si estenda da Punta Della Rena fino a Schiopparello.
Mentre Zini si dichiara favorevole ad un dibattito non solo ideologico per realizzare attivamente un'area che includa Schiopparello, Le Prade e l'area archeologica della Rada, Meloni, contrario all'istituzione dell'area marina protetta, apre cautamente alla tutela ambientale di parti della zona purché non ne venga impedita la fruibilità da parte di cittadini e turisti.
Lanera concorda con Meloni nel lasciare invariati i livelli attuali di tutela tralasciando la zona specifica di San Giovanni a causa della "difficoltà posta dal fondale sabbioso e fangoso esistente". Tutti i candidati infine si preoccupano della tutela delle spiagge bianche, con particolare attenzione posta da Zini e Meloni sul controllo delle frane costiere e di una più facile accessibilità all'area, evitando la congestione veicolare soprattutto estiva a favore di altri tipi di mobilità, compreso il trasporto collettivo per Zini e un servizio via mare per Meloni.
Lanera in alternativa penserebbe di istituire lungo Viale Einaudi un senso unico di marcia per regolare i parcheggi selvaggi mediante la trasformazione di una parte della carreggiata in area di sosta, e al potenziamento del trenino come mezzo per raggiungere le spiagge con tutta facilità.
Il dibattito quindi si è concluso in un applauso generale, volto a evidenziare anche l'ordine e il rispetto reciproco tra i partecipanti che si sono resi disponibili a chiarire ai cittadini le loro posizioni riguardo a un futuro che, come dichiarava il titolo dell'evento, è decisamente più vicino di quanto si pensi ed è necessario affrontare.
Disponibile inoltre per chi volesse ascoltare l'intero svolgimento dell'incontro lo streaming integrale sulla pagina Facebook di Legambiente Arcipelago Toscano. (https://www.facebook.com/LegambienteArcipelagoToscano/videos/449000982571509/)