Un sistema di imprese - piccole e medie - che in Italia rappresenta il 70% del Valore Aggiunto del Paese, vale a dire una delle parti sociali che più produce ricchezza, quella che contribuisce, per quella quota, alle possibilità operative delle Istituzioni, chiede ascolto e confronto anche all'Elba (dove rappresenta più di 300 Aziende).
E lo ha fatto su base territoriale, chiamando attorno al tavolo i futuri governanti di Portoferraio, Capoliveri e Marciana, “che non sono solo i futuri Sindaci, ma anche chi si troverà all'opposizione”, hanno chiosato Maurizio Serini, responsabile provinciale di CNA e PMI (dal 2016 nella Giunta della Camera di Commercio Maremma e Tirreno, ndr) e la Presidente elbana Marcella Parrini.
L'unica occasione di confronto con uno sguardo territoriale, e non solo comunale, di questa campagna elettorale amministrativa si è quindi svolta sulle questioni 'irrinunciabili' poste dalle imprese: sviluppo infrastrutturale del territorio (aeroporto, stazione marittima, dissalatore, formazione), lavori pubblici e appalti, fiscalità locale (per cercare di anticipare il 'tax free day', oggi attorno a ferragosto), lotta all'abusivismo e miglioramento delle zone artigianali e commerciali.
Sullo sfondo dei vari interventi degli aspiranti Sindaci (sei su otto) la questione del Comune Unico: tutti concordi nell'arrivarci per vie istituzionali con un crescendo di Gestioni Associate dei servizi e l'adozione di regolamenti univoci, ad es. sulla pianificazione urbanistica ed il commercio.
Dalle imprese è venuto insomma un appello all'assunzione di responsabilità della Politica, che torni ad essere tale ('smettendo la propaganda' in auge, ha bacchettato Serini), anche fissando tempistiche chiare di realizzazione dei programmi e stabilizzando il confronto.
CR