Rimaniamo un po’ colpiti a leggere le nomine recentemente effettuate dall’Amministrazione comunale del consiglio di amministrazione della partecipata Cosimo de Medici, apprendendo che in pratica due membri su tre vengono da Piombino. Colpiti anche in senso storico dal momento che questo anno si celebra il 500 anniversario della nascita del fondatore della città, Cosimo de’ Medici appunto, che è da pochissimo amministrata da una maggioranza espressa da una lista chiamata Cosmopoli rinasce e che si trattava di nominare il cda di una società che si chiama Cosimo de’ Medici. E da dove vengono due membri su tre? Da Piombino, che tra l’altro con i Medici, né Cosimo né i suoi successori, non ha mai avuto niente a che fare in quanto dominio appianeo.
Ironia (ma non troppo) a parte, si sarebbe tentati di chiedere all’Amministrazione comunale come sia stato possibile non trovare altri due portoferraiesi che avessero le competenze e i titoli per rivestire un ruolo di tanta importanza in una partecipata al 100% del Comune e che si può definire una delle principali fonti di introiti provenienti soprattutto dalla gestione della Darsena medicea (ancora!). Onorando la promessa di massima comunicazione e trasparenza profferta dalla lista Cosmopoli rinasce sia in campagna elettorale che in altre occasioni pubbliche, come i consigli comunali sinora svolti, l’Amministrazione potrebbe illustrare quali criteri abbiano prevalso in questa circostanza? E, da ultimo, perché non è stata fatta una procedura aperta con raccolta di candidature?
Responsabilità in Comune